Sabato 6 marzo 2010
Via Ghennadiou 13
ore 19:00
Un mito che percorre 3000 anni di storia. La bella figlia di Minosse, amante appassionata di Teseo e sua salvatrice, disperata ed implorante per il di lui abbandono, rinata alla vita per l’arrivo di Dioniso e da lui trasformata in dea. Simbolo della vita e della natura che si assopisce e poi rinasce in primavera, luminosa costellazione, citata da Omero nell’Odissea e da tanti altri poeti e storici greci, celebrata da Catullo e da Ovidio, raffigurata da sculture, pitture pompeiane, mosaici, cammei, gemme e specchi, cantata anche da Lorenzo Il Magnifico, dipinta da Tiziano e da tanti altri pittori, ispiratrice di musicisti come Monteverdi, Vivaldi e Marcello, protagonista di un film di Billy Wilder e anche dei fumetti Disney.
“La poesia di Costantino Kavafis”
Sabato 20 marzo 2010
Via Ghennadiou 13
ore 19:00
Conferenza su Costantino Kavafis, la cui poesia “Itaca” è stata scelta come simbolo del ns blog
Alessandria d’Egitto 1863 – 1933. La poesia del grande poeta greco è “work in progress” come avrebbe detto James Joyce, cioè progressiva. Molti stadi attraversa la poesia di Kavafis: è simbolica, parnassiana, esprime i problemi della vita, ma il poeta arrivato alla maturità ricapitola, corregge i romanticismi e la sua lingua si fa più essenziale, abolisce la sovrabbondanza degli aggettivi e passa dalla lingua pura alla lingua parlata. Giorgio Seferis definisce Kavafis il più difficile dei poeti della letteratura greca moderna. Ciò è vero solo quando questo giudizio si basa sulle conoscenze storiche, filosofiche e letterarie del lettore. Ma se si affronta con il poeta il viaggio dell’anima “l’uomo nel tempo e il tempo nell’uomo”, che ha gli stessi problemi esistenziali in ogni epoca: i dolori, gli amori, le nostalgie, la morte…lo comprendiamo benissimo e sentiamo che la sua poesia è extratemporale, valida sia ora come nel futuro.
Intrattenimenti culturali.
Oratore: La prof.ssa Luciana Frassetto
Argomenti
“Il mito di Arianna”
Sabato 6 marzo 2010
Via Ghennadiou 13
ore 19:00
Un mito che percorre 3000 anni di storia. La bella figlia di Minosse, amante appassionata di Teseo e sua salvatrice, disperata ed implorante per il di lui abbandono, rinata alla vita per l’arrivo di Dioniso e da lui trasformata in dea. Simbolo della vita e della natura che si assopisce e poi rinasce in primavera, luminosa costellazione, citata da Omero nell’Odissea e da tanti altri poeti e storici greci, celebrata da Catullo e da Ovidio, raffigurata da sculture, pitture pompeiane, mosaici, cammei, gemme e specchi, cantata anche da Lorenzo Il Magnifico, dipinta da Tiziano e da tanti altri pittori, ispiratrice di musicisti come Monteverdi, Vivaldi e Marcello, protagonista di un film di Billy Wilder e anche dei fumetti Disney.
“La poesia di Costantino Kavafis”
Sabato 20 marzo 2010
Via Ghennadiou 13
ore 19:00
Conferenza su Costantino Kavafis, la cui poesia “Itaca” è stata scelta come simbolo del ns blog
Alessandria d’Egitto 1863 – 1933. La poesia del grande poeta greco è “work in progress” come avrebbe detto James Joyce, cioè progressiva. Molti stadi attraversa la poesia di Kavafis: è simbolica, parnassiana, esprime i problemi della vita, ma il poeta arrivato alla maturità ricapitola, corregge i romanticismi e la sua lingua si fa più essenziale, abolisce la sovrabbondanza degli aggettivi e passa dalla lingua pura alla lingua parlata. Giorgio Seferis definisce Kavafis il più difficile dei poeti della letteratura greca moderna. Ciò è vero solo quando questo giudizio si basa sulle conoscenze storiche, filosofiche e letterarie del lettore. Ma se si affronta con il poeta il viaggio dell’anima “l’uomo nel tempo e il tempo nell’uomo”, che ha gli stessi problemi esistenziali in ogni epoca: i dolori, gli amori, le nostalgie, la morte…lo comprendiamo benissimo e sentiamo che la sua poesia è extratemporale, valida sia ora come nel futuro.
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