Nell’ambito della nuova campagna greca dal titolo “Benvenuti”, lanciata in favore dei profughi, il ministro greco della Cultura, Aristidis Baltas, ha inviato la settimana scorsa una lettera aperta agli intellettuali di tutto il mondo chiedendo loro un gesto di solidarietà e di sostegno.
“Mi rivolgo a voi, artisti e intellettuali di tutto il mondo, dalla Grecia, un Paese in cui sono intrappolati i rifugiati ogni giorno di più. E questo perché alcuni Paesi europei hanno chiuso le loro frontiere, rifiutando anche di garantire loro un passaggio sicuro verso una destinazione dove sarebbero accettati per vivere.
Mi rivolgo a voi dalla Grecia della crisi. Un Paese i cui abitanti sono vittime dell’austerità, soffrono di disoccupazione e di povertà e vivono un presente difficile e un futuro incerto. In un’Unione europea che sta attraversando la sua seconda grande crisi. Una crisi politica questa volta. O forse, esistenziale.
Nell’ambito della nuova campagna greca dal titolo “Benvenuti”, lanciata in favore dei profughi, il ministro greco della Cultura, Aristidis Baltas, ha inviato la settimana scorsa una lettera aperta agli intellettuali di tutto il mondo chiedendo loro un gesto di solidarietà e di sostegno.
“Mi rivolgo a voi, artisti e intellettuali di tutto il mondo, dalla Grecia, un Paese in cui sono intrappolati i rifugiati ogni giorno di più. E questo perché alcuni Paesi europei hanno chiuso le loro frontiere, rifiutando anche di garantire loro un passaggio sicuro verso una destinazione dove sarebbero accettati per vivere.
Mi rivolgo a voi dalla Grecia della crisi. Un Paese i cui abitanti sono vittime dell’austerità, soffrono di disoccupazione e di povertà e vivono un presente difficile e un futuro incerto. In un’Unione europea che sta attraversando la sua seconda grande crisi. Una crisi politica questa volta. O forse, esistenziale.
Tuttavia, i greci -… continua la lettura