Il libro Sentire la Grecia è un omaggio a una terra e a un popolo che da millenni incantano e travolgono chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerli e il dono di capirli. Come una madre infaticabile e dedita ai propri figli, la Grecia ha sempre prodigato all’umanità intera bellezza, cultura, arte o semplicemente uno sguardo amichevole o un abbraccio a chi l’ha cercata. E proprio dal mio primo abbraccio con il mondo ellenico, avvenuto ormai oltre venticinque anni fa, io non sono mai riuscito a divincolarmi e, in effetti, non ne ho mai avuto alcuna intenzione.» Inizia così la prefazione al libro che ho pubblicato pochi mesi fa e che è dedicato all’affascinante quanto complesso mondo della musica tradizionale greca.
Il titolo gioca sul doppio significato del verbo “sentire” nella lingua italiana: “ascoltare”, in riferimento alla musica, ma anche “provare una sensazione o una percezione”, “intuire”; sempre dalla prefazione: «Amo il popolo greco, amo questa gente che è capace non solo di far capire, ma anche di lasciare intuire; che sa far convivere nello stesso momento la gioia più immensa e il dolore più profondo; che ti accompagna, con la bellezza dei suoi riti, delle sue musiche e delle sue danze, fin negli abissi più neri dell’animo umano, ma sempre tenendoti per mano, pronta a prenderti in braccio al momento giusto. Da qui il titolo del libro, “Sentire la Grecia”: perché non è possibile limitarsi alla lettura dei versi e all’ascolto della musica, ma è necessario “sentire”, nel senso più profondo del termine, la voce del popolo greco».
Da anni mi occupo della divulgazione, in Italia, della musica greca attraverso conferenze e seminari sia teorici che pratici. Durante questi incontri, tuttavia, non c’è mai la possibilità di approfondire adeguatamente gli argomenti, e, soprattutto, di dare un quadro davvero completo della complessità di questa musica; così ho pensato che l’unico modo fosse quello di scrivere un libro. Ogni luogo della Grecia, infatti, possiede non solo strumenti musicali e tradizioni anche strettamente locali, ma soprattutto un particolarissimo modo di suonare, cantare e danzare; una vera e propria “pronuncia” del proprio repertorio musicale e coreutico. Per questo motivo, quando devo spiegare tanta ricchezza e diversità, uso l’esempio della lingua italiana e dei suoi “accenti locali”: dal modo di parlare, pur utilizzando la stessa lingua, è possibile determinare con un’approssimazione, spesso, anche di pochi chilometri, la provenienza di un parlante. La stessa cosa avviene in Grecia con i musicisti e i danzatori: la “pronuncia” del loro modo di cantare, suonare uno strumento o ballare rimanda spesso in modo inequivocabile a specifiche aree geografiche».
Volevo però rivolgermi non solo a musicisti e specialisti, ma anche a chi non avesse una conoscenza approfondita né della musica né della Grecia; e arrivare al cuore della gente, per trasmettere passione più che nozioni. Così, dopo numerosi rifacimenti, il libro ha preso la forma di una sorta di diario di viaggio, dove le spiegazioni relative a musiche e strumenti e le traduzioni dei versi lasciano talvolta il posto a storie, aneddoti e incontri con persone che hanno segnato particolarmente le mie esperienze in giro per la Grecia. Un po’ diario di viaggio e un po’ autobiografia, un po’ antologia di canzoni e un po’ trattato musicale, «Sentire la Grecia» ha dunque un carattere divulgativo e la sua lettura è adatta a tutti, sia a musicisti che ad appassionati filelleni che non hanno troppa dimestichezza coi tecnicismi musicali, che sono presentati di volta in volta in forma chiara e scorrevole.
L’esposizione dei contenuti segue un criterio geografico che suddivide il mondo ellenico in regioni musicali: un vero e proprio viaggio a tappe che inizia dalla Grecia a noi più vicina, le isole del Mar Ionio, e si spinge fino agli estremi confini dell’ellenismo di oggi, ma anche di quello di un passato non troppo lontano, sconfinando nelle aree storiche dell’Epiro, della Tracia e dell’Asia Minore.
Ogni capitolo è dedicato a una o più regioni e descrive, dopo una breve introduzione geografica e storica, gli strumenti e le formazioni musicali che vi si incontrano, illustra le caratteristiche della sua musica e passa in rassegna le canzoni e le danze più rappresentative, soffermandosi anche su usi e costumi locali che in qualche modo si legano alla tradizione musicale e coreutica della zona.
La pubblicazione è arricchita dalla possibilità di ascoltare i brani proposti e di approfondire gli argomenti trattati attraverso immagini, video e documenti grazie al sito dedicato: www.sentirelagrecia.it.
Carmelo Siciliano è nato a Catania nel 1980. Mediatore culturale, musicista ed insegnante, Carmelo Siciliano, ha dedicato molto tempo alla passione della sua vita: la Grecia e la sua musica. Nel 2013 ha pubblicato: “Dromi. Modi e scale del rebètiko pireòtico”. Nel 2016 ha fondato ed è tuttora presidente della FILELLENIA, un centro per lo studio, la documentazione e l’educazione della musica, della danza e della tradizione greca. www.carmelosiciliano.it
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La presentazione del libro “Sentire la Grecia” è programmata a Patrasso per il 9 maggio 2020 alle ore 19.30 presso il Centro Culturale Comunale dell’Agora Arghiri. Sarà presente l’Autore
Recensione dell’autore, docente Carmelo Siciliano.
Il libro Sentire la Grecia è un omaggio a una terra e a un popolo che da millenni incantano e travolgono chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerli e il dono di capirli. Come una madre infaticabile e dedita ai propri figli, la Grecia ha sempre prodigato all’umanità intera bellezza, cultura, arte o semplicemente uno sguardo amichevole o un abbraccio a chi l’ha cercata. E proprio dal mio primo abbraccio con il mondo ellenico, avvenuto ormai oltre venticinque anni fa, io non sono mai riuscito a divincolarmi e, in effetti, non ne ho mai avuto alcuna intenzione.» Inizia così la prefazione al libro che ho pubblicato pochi mesi fa e che è dedicato all’affascinante quanto complesso mondo della musica tradizionale greca.
Il titolo gioca sul doppio significato del verbo “sentire” nella lingua italiana: “ascoltare”, in riferimento alla musica, ma anche “provare una sensazione o una percezione”, “intuire”; sempre dalla prefazione: «Amo il popolo greco, amo questa gente che è capace non solo di far capire, ma anche di lasciare intuire; che sa far convivere nello stesso momento la gioia più immensa e il dolore più profondo; che ti accompagna, con la bellezza dei suoi riti, delle sue musiche e delle sue danze, fin negli abissi più neri dell’animo umano, ma sempre tenendoti per mano, pronta a prenderti in braccio al momento giusto. Da qui il titolo del libro, “Sentire la Grecia”: perché non è possibile limitarsi alla lettura dei versi e all’ascolto della musica, ma è necessario “sentire”, nel senso più profondo del termine, la voce del popolo greco».
Da anni mi occupo della divulgazione, in Italia, della musica greca attraverso conferenze e seminari sia teorici che pratici. Durante questi incontri, tuttavia, non c’è mai la possibilità di approfondire adeguatamente gli argomenti, e, soprattutto, di dare un quadro davvero completo della complessità di questa musica; così ho pensato che l’unico modo fosse quello di scrivere un libro. Ogni luogo della Grecia, infatti, possiede non solo strumenti musicali e tradizioni anche strettamente locali, ma soprattutto un particolarissimo modo di suonare, cantare e danzare; una vera e propria “pronuncia” del proprio repertorio musicale e coreutico. Per questo motivo, quando devo spiegare tanta ricchezza e diversità, uso l’esempio della lingua italiana e dei suoi “accenti locali”: dal modo di parlare, pur utilizzando la stessa lingua, è possibile determinare con un’approssimazione, spesso, anche di pochi chilometri, la provenienza di un parlante. La stessa cosa avviene in Grecia con i musicisti e i danzatori: la “pronuncia” del loro modo di cantare, suonare uno strumento o ballare rimanda spesso in modo inequivocabile a specifiche aree geografiche».
Volevo però rivolgermi non solo a musicisti e specialisti, ma anche a chi non avesse una conoscenza approfondita né della musica né della Grecia; e arrivare al cuore della gente, per trasmettere passione più che nozioni. Così, dopo numerosi rifacimenti, il libro ha preso la forma di una sorta di diario di viaggio, dove le spiegazioni relative a musiche e strumenti e le traduzioni dei versi lasciano talvolta il posto a storie, aneddoti e incontri con persone che hanno segnato particolarmente le mie esperienze in giro per la Grecia. Un po’ diario di viaggio e un po’ autobiografia, un po’ antologia di canzoni e un po’ trattato musicale, «Sentire la Grecia» ha dunque un carattere divulgativo e la sua lettura è adatta a tutti, sia a musicisti che ad appassionati filelleni che non hanno troppa dimestichezza coi tecnicismi musicali, che sono presentati di volta in volta in forma chiara e scorrevole.
L’esposizione dei contenuti segue un criterio geografico che suddivide il mondo ellenico in regioni musicali: un vero e proprio viaggio a tappe che inizia dalla Grecia a noi più vicina, le isole del Mar Ionio, e si spinge fino agli estremi confini dell’ellenismo di oggi, ma anche di quello di un passato non troppo lontano, sconfinando nelle aree storiche dell’Epiro, della Tracia e dell’Asia Minore.
Ogni capitolo è dedicato a una o più regioni e descrive, dopo una breve introduzione geografica e storica, gli strumenti e le formazioni musicali che vi si incontrano, illustra le caratteristiche della sua musica e passa in rassegna le canzoni e le danze più rappresentative, soffermandosi anche su usi e costumi locali che in qualche modo si legano alla tradizione musicale e coreutica della zona.
La pubblicazione è arricchita dalla possibilità di ascoltare i brani proposti e di approfondire gli argomenti trattati attraverso immagini, video e documenti grazie al sito dedicato: www.sentirelagrecia.it.
Carmelo Siciliano è nato a Catania nel 1980. Mediatore culturale, musicista ed insegnante, Carmelo Siciliano, ha dedicato molto tempo alla passione della sua vita: la Grecia e la sua musica. Nel 2013 ha pubblicato: “Dromi. Modi e scale del rebètiko pireòtico”. Nel 2016 ha fondato ed è tuttora presidente della FILELLENIA, un centro per lo studio, la documentazione e l’educazione della musica, della danza e della tradizione greca.
www.carmelosiciliano.it
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La presentazione del libro “Sentire la Grecia” è programmata a Patrasso per il 9 maggio 2020 alle ore 19.30 presso il Centro Culturale Comunale dell’Agora Arghiri. Sarà presente l’Autore