La manifestazione è stata organizzata dall’Ass. Culturale “Il Faro” e comprende la proiezione dell’ultimo cortometraggio del famoso giovane regista Alessandro Spiliotopoulos, che ha recentemente partecipato al Festival di Drama.
Nel cortometraggio “la scatola della stirpe” del regista italo-greco, si parla nell’idioma ellenofono di Calabria: il “grecanico”.
Il film è un adattamento per il grande schermo del divertente testo teatrale ad atto unico “To Scatuluci ti jenia” scritto da Delia Squillaci, quando era bambina. La trama è la seguente: un ‘grecano” si reca all’ufficio comunale di un paese ellenofono dell’Italia del Sud per farsi rilasciare la carta d’identita’. Il problema è che, essendo il protagonista sordomuto e analfabeta, è costretto ad inventare vari modi molto poco ortodossi e complicati, per dichiarare tutti i suoi dati agli “sfaticati” ellenofoni burocrati. Punti forti del film, che si può definire un gioco di parole, sono, l’ambiguità che hanno le battute degli attori, come pure l’ingegnoso uso di molti elementi della locale civiltà ellenofona. Con questo primo esempio dell’uso di questa lingua per un film “di fantasia”, si spera che i giovani della zona vengano spinti ad imparare e a parlare la “glicia glossa”.
Alla proiezione del film, stasera al «Περί Τεχνών», farà seguito un dibattito ed anche un piacevole programma musicale live dello scrittore e musicista italiano Rocco De Santis . Il musicista salentino presenterà canzoni, poesie e brani in “grico” (idioma del Salento). I testi sono stati scritti dal medesimo, da suo padre e da suo fratello.
di: Ελεάνας Μαγδαληνού
(traduzione dell’articolo…)
Manifestazione dell’Ass. “Il Faro”
al “Περί Τεχνων”
Si proietta :
“La scatola della stirpe”
La manifestazione è stata organizzata dall’Ass. Culturale “Il Faro” e comprende la proiezione dell’ultimo cortometraggio del famoso giovane regista Alessandro Spiliotopoulos, che ha recentemente partecipato al Festival di Drama.
Nel cortometraggio “la scatola della stirpe” del regista italo-greco, si parla nell’idioma ellenofono di Calabria: il “grecanico”.
Il film è un adattamento per il grande schermo del divertente testo teatrale ad atto unico “To Scatuluci ti jenia” scritto da Delia Squillaci, quando era bambina. La trama è la seguente: un ‘grecano” si reca all’ufficio comunale di un paese ellenofono dell’Italia del Sud per farsi rilasciare la carta d’identita’. Il problema è che, essendo il protagonista sordomuto e analfabeta, è costretto ad inventare vari modi molto poco ortodossi e complicati, per dichiarare tutti i suoi dati agli “sfaticati” ellenofoni burocrati. Punti forti del film, che si può definire un gioco di parole, sono, l’ambiguità che hanno le battute degli attori, come pure l’ingegnoso uso di molti elementi della locale civiltà ellenofona. Con questo primo esempio dell’uso di questa lingua per un film “di fantasia”, si spera che i giovani della zona vengano spinti ad imparare e a parlare la “glicia glossa”.
Alla proiezione del film, stasera al «Περί Τεχνών», farà seguito un dibattito ed anche un piacevole programma musicale live dello scrittore e musicista italiano Rocco De Santis . Il musicista salentino presenterà canzoni, poesie e brani in “grico” (idioma del Salento). I testi sono stati scritti dal medesimo, da suo padre e da suo fratello.
di: Ελεάνας Μαγδαληνού