MANIFESTO DELLA CRISI EUROPEA
PROCLAMA del 18 marzo 2013
Noi, uomini delle lettere e dell’arte, proclamiamo pubblicamente la violazione dei diritti fondamentali dei popoli del Sud, da parte delle alienate istituzioni europee dei governi del Nord che provocano con direttive strategiche, la decadenza spirituale, morale e mentale dell’uomo e delle umane società europee.
Il degrado dell’individuo riguardo ai valori diventa miseria sociale ed economica, e come un potenziale deleterio si sviluppa “infestis signis” (in formazione d’attacco) in tutto il gruppo sociale, cosa che avviene anche all’inverso quando la miseria economica e sociale provoca il disprezzo delle istituzioni e il declino dei valori.
E,
denunciamo come “hubris” (ingiuria)
1. il degrado dei valori nelle società europee, che conduce dalla povertà economica a quella spirituale dell’Uomo stesso, non solo dell’uomo del Sud, ma anche di quello del Nord in particolare, quando i sistemi impoveriti dei loro valori, conducono , controllano e dirigono il fallimento nei rapporti tra i sistemi e anche quello di tutto il gruppo sociale europeo.
2. gli espedienti coercitivi per affrontare la crisi delle economie da parte dell’euro-gruppo, che spostano il fulcro del problema dal principio della solidarietà in una crisi di valori per tutto il costrutto europeo
3. la logica brutale dei revisori dei conti che viola i diritti umani, con tagli illegali di depositi garantiti dall’UE, che mira intenzionalmente al fallimento dei piccoli paesi come Cipro, ma che provoca anche il fallimento delle regole morali e dei valori di tutta la famiglia europea
4. il degrado degli acquisiti valori europei, che conduce alla povertà spirituale e alla sottomissione dell’Uomo che pensa liberamente
5. la mirata intenzionale distruzione dell’indipendenza dei sistemi bancari dei piccoli paesi del Sud, che causa con tagli illegali una situazione caotica nelle società, per spostare i fondi dal Sud al Nord
6. l’arbitrarietà nelle decisioni o nelle direttive coercitive in stati come la Repubblica di Cipro, che sono in conflitto con i principi fondamentali dell’Unione europea, e con i diritti basilari sanciti dalla Carta del Consiglio Europeo, dal trattato di Lisbona ma anche dalle disposizioni costituzionali degli Stati membri
Facciamo appello al mondo delle arti e della lettere perchè sottoscriva al Manifesto del 18 marzo, affinchè con libera e concorde creazione innalzi la sua la voce, percuotendo con la frusta della parola e dell’arte coloro che oltraggiano i principi dell’Unione Europea, aprendo finalmente le porte della dignità nel seno della cultura europea.
La voce della nostra protesta, passa da ogni piazza europea del Sud , ma si rivolge anche agli artisti e letterati del Nord, per esortare lo scomunicato congiunto ad abbandonare il mondo simbolico dell’assoggettamento e a diventare invece il simbolo della rivolta spirituale degli oppressi, affinchè venga ristabilita la loro dignità.
Dr. Kristis Xarakis,
Presidente della Associazione Letteraria di Limassol – “Vasilis Michaelides”
La proposta è stata approvata come Proclama oggi 20 marzo 2013, con decisione unanime del Consiglio di Amministrazione dei Letterati “Michaelides Vasilis”
Kristis Xarakis (Presidente)
Tasos Aristotelous (Vice Presidente)
George Petousis (Segretario Organizzativo)
Ifigenia Metoxi (Tesoriere)
Maria Peratikou- Kokaraki. Andri Christofidou, Petros Porakos (Membri)
La proposta è stata approvata oggi 20 marzo 2013, con decisione unanime del Consiglio Amministrativo dell’Associazione Drammaturghi di Cipro
Despo Konizou-Loizia (Presidente)
MANIFESTO DELLA CRISI EUROPEA
PROCLAMA del 18 marzo 2013
Noi, uomini delle lettere e dell’arte, proclamiamo pubblicamente la violazione dei diritti fondamentali dei popoli del Sud, da parte delle alienate istituzioni europee dei governi del Nord che provocano con direttive strategiche, la decadenza spirituale, morale e mentale dell’uomo e delle umane società europee.
Il degrado dell’individuo riguardo ai valori diventa miseria sociale ed economica, e come un potenziale deleterio si sviluppa “infestis signis” (in formazione d’attacco) in tutto il gruppo sociale, cosa che avviene anche all’inverso quando la miseria economica e sociale provoca il disprezzo delle istituzioni e il declino dei valori.
E,
denunciamo come “hubris” (ingiuria)
1. il degrado dei valori nelle società europee, che conduce dalla povertà economica a quella spirituale dell’Uomo stesso, non solo dell’uomo del Sud, ma anche di quello del Nord in particolare, quando i sistemi impoveriti dei loro valori, conducono , controllano e dirigono il fallimento nei rapporti tra i sistemi e anche quello di tutto il gruppo sociale europeo.
2. gli espedienti coercitivi per affrontare la crisi delle economie da parte dell’euro-gruppo, che spostano il fulcro del problema dal principio della solidarietà in una crisi di valori per tutto il costrutto europeo
3. la logica brutale dei revisori dei conti che viola i diritti umani, con tagli illegali di depositi garantiti dall’UE, che mira intenzionalmente al fallimento dei piccoli paesi come Cipro, ma che provoca anche il fallimento delle regole morali e dei valori di tutta la famiglia europea
4. il degrado degli acquisiti valori europei, che conduce alla povertà spirituale e alla sottomissione dell’Uomo che pensa liberamente
5. la mirata intenzionale distruzione dell’indipendenza dei sistemi bancari dei piccoli paesi del Sud, che causa con tagli illegali una situazione caotica nelle società, per spostare i fondi dal Sud al Nord
6. l’arbitrarietà nelle decisioni o nelle direttive coercitive in stati come la Repubblica di Cipro, che sono in conflitto con i principi fondamentali dell’Unione europea, e con i diritti basilari sanciti dalla Carta del Consiglio Europeo, dal trattato di Lisbona ma anche dalle disposizioni costituzionali degli Stati membri
Facciamo appello al mondo delle arti e della lettere perchè sottoscriva al Manifesto del 18 marzo, affinchè con libera e concorde creazione innalzi la sua la voce, percuotendo con la frusta della parola e dell’arte coloro che oltraggiano i principi dell’Unione Europea, aprendo finalmente le porte della dignità nel seno della cultura europea.
La voce della nostra protesta, passa da ogni piazza europea del Sud , ma si rivolge anche agli artisti e letterati del Nord, per esortare lo scomunicato congiunto ad abbandonare il mondo simbolico dell’assoggettamento e a diventare invece il simbolo della rivolta spirituale degli oppressi, affinchè venga ristabilita la loro dignità.
Dr. Kristis Xarakis,
Presidente della Associazione Letteraria di Limassol – “Vasilis Michaelides”
La proposta è stata approvata come Proclama oggi 20 marzo 2013, con decisione unanime del Consiglio di Amministrazione dei Letterati “Michaelides Vasilis”
Kristis Xarakis (Presidente)
Tasos Aristotelous (Vice Presidente)
George Petousis (Segretario Organizzativo)
Ifigenia Metoxi (Tesoriere)
Maria Peratikou- Kokaraki. Andri Christofidou, Petros Porakos (Membri)
La proposta è stata approvata oggi 20 marzo 2013, con decisione unanime del Consiglio Amministrativo dell’Associazione Drammaturghi di Cipro
Despo Konizou-Loizia (Presidente)