Utopia della ragione. Riflessioni di Pompeo Maritati
Scritto da Lz | Pubblicato: 5 June 2010
L’ottimismo, l’oppio dell’economia moderna
Soprattutto in questi ultimi due anni sentiamo molto spesso dire che, non essere ottimisti alla fine ci si tira sopra (da soli) il catastrofismo. Sta di fatto che alla luce dei recenti eventi, l’essere ottimisti forse ci ha fatto perdere un po’ l’orientamento andamentale del reale stato economico del nostro paese.
L’ ottimismo è un elemento sicuramente importante per affrontare le difficoltà quotidiane, solo che non vorrei che venga paragonato a quel povero disgraziato che inciampando e sbattendo la testa su un ramo, accorgendosi di aver perso un occhio, sorridente e felice asseriva di ritenersi fortunato, in quanto se quel ramo fosse stato biforcuto avrebbe perso entrambi gli occhi. Io spero, e mi auguro che l’ottimismo voluto e decantato non faccia mai riferimento al fatterello anzidetto, perché ciò mi preoccuperebbe moltissimo.Pertanto desidero affrontare la problematica della crisi economica, attraverso l’esame di alcuni indicatori partendo dalla fondamentale premessa chi i dati riportati sono stati tutti desunti da fonti autorevoli quali l’Istat, l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ed il FMI (Fondo Monetario Internazionale). Iniziamo ad esaminare l’andamento del PIL (Prodotto Interno Lordo) che vede l’Italia (continua…)
L’ottimismo, l’oppio dell’economia moderna
Soprattutto in questi ultimi due anni sentiamo molto spesso dire che, non essere ottimisti alla fine ci si tira sopra (da soli) il catastrofismo. Sta di fatto che alla luce dei recenti eventi, l’essere ottimisti forse ci ha fatto perdere un po’ l’orientamento andamentale del reale stato economico del nostro paese.
L’ ottimismo è un elemento sicuramente importante per affrontare le difficoltà quotidiane, solo che non vorrei che venga paragonato a quel povero disgraziato che inciampando e sbattendo la testa su un ramo, accorgendosi di aver perso un occhio, sorridente e felice asseriva di ritenersi fortunato, in quanto se quel ramo fosse stato biforcuto avrebbe perso entrambi gli occhi. Io spero, e mi auguro che l’ottimismo voluto e decantato non faccia mai riferimento al fatterello anzidetto, perché ciò mi preoccuperebbe moltissimo.Pertanto desidero affrontare la problematica della crisi economica, attraverso l’esame di alcuni indicatori partendo dalla fondamentale premessa chi i dati riportati sono stati tutti desunti da fonti autorevoli quali l’Istat, l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ed il FMI (Fondo Monetario Internazionale). Iniziamo ad esaminare l’andamento del PIL (Prodotto Interno Lordo) che vede l’Italia (continua…)
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