Blog
IIC di Atene
Concorso: “Mandami una canzone”
CANCELLERIA CONSOLARE DI ATENE:
Per scaricare Bando-Formulario di iscrizione: www.trofeodellalinguaitaliana.it
Serata in onore di A.Tabucchi
Associazione Italiana Amici di LEROS (A.I.A.L.)
Nuove informazioni sulla regata…
Comunicato stampa
ITALO-HELLENIC
FRIENDSHIP SAILING RACE
Con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia ad Atene e del Ministero greco alla cultura e turismo, l’Associazione culturale italo-ellenica ‘Amici di Leros’ – AIAL – , in collaborazione con il locale Circolo nautico – NOL – e l’Associazione culturale ‘Artemis’, e con la partecipazione del Circolo Velico Fiumicino, hanno indetto un raduno velico internazionale incentrato su una regata d’altura, inserita nel calendario della Federazione Vela greca.
Collaborano all’organizzazione dell’evento nautico, i Comuni di Leros, Patmos e Lipsi, la Capitaneria di Porto di Leros e l’Hellenic Offshore Racing Club.
La regata si articolerà in tre tappe, con partenza dalla baia di Lakki (Leros) lunedì 23 maggio 2011, sul percorso Leros >> Patmos >> Lipsi >> Leros, con soste di un giorno nei porti di Skala (Patmos) e di Lipsi, ed arrivo nel porto di Lakki (Leros).
Sono previste manifestazioni:
o alla cerimonia di apertura di domenica 22 maggio, con un recital di musica classica presso il teatro di Lakki
o durante le soste di Patmos e Lipsi, con welcome party e recital di musica classica, nell’anfiteatro dell’Apocalipsi di Patmos e nell’area prospiciente il porto di Lipsi.
o alla cerimonia di chiusura e premiazione di venerdì 27 maggio, con party e specialità locali, musica e danze tradizionali greche.
Possono partecipare sia barche da regata stazzate in classe ORC-I, ORC-Club, IRC, sia barche da crociera non stazzate in classe OPEN.
Tale seconda possibilità permette di estendere la partecipazione all’evento nautico ed alle manifestazioni collaterali anche ad imbarcazioni con caratteristiche non agonistiche ed equipaggio ridotto.
Per ogni categoria, verranno assegnati premi ai vincitori assoluti ed ai vincitori di classe, nonché ai vincitori di ciascuna tappa.
Verrà assegnata una targa ad ogni imbarcazione iscritta, ed un diploma di partecipazione a tutti i membri degli equipaggi.
Il bando di regata ufficiale è stato compilato a cura del Comitato Organizzatore, e diffuso a tutte le imbarcazioni che svernano a Leros.
Bando e modulo di iscrizione sono a disposizione di tutti gli eventuali interessati, e possono essere richiesti presso la Segreteria Organizzativa al seguente indirizzo e-m: aial.leros@gmail.com
Invito Com.it.es
Per festeggiare Insieme con semplicitá
“i 150 anni dell’ Unitá d’ Italia e
il 25 aprile, festa della Liberazione”
il COMITES Grecia
Vi invita
a una serata con cena e musica live
al ristorante “Ellados Eikones”
Via Euxeinou Pontou 183 – Palaio Faliro (Atene)
che si terrá Venerdi 20 maggio prossimo.
La quota di adesione é di 25€.
Per prenotazioni telefonare al 211 0150995
Un “ossequio” al Sindaco di Torino
Un sentito ringraziamento unito all’augurio di un futuro foriero di salute e serenità, al dott. Sergio Chiamparino, che durante gli anni del Suo mandato, attraverso l’invio di graditi omaggi ci ha resi partecipi delle iniziative della città di Torino.
Storia per immagini: Grecia e Italia
Istituto Italiano di Cultura di Atene
Altair4 Multimedia
Scuola Archeologica Italiana di Atene
Scrivere le migrazioni
8° EDIZIONE DEL PREMIO BIENNALE INTERNAZIONALE PIETRO CONTI
Scadenza del bando: 30 giugno 2011
Per informazioni cliccare qui
Istituto Italiano di Cultura di Atene
L’Istituto Italiano di Cultura di Atene promuove, organizza e finanzia una vasta gamma di eventi culturali per rafforzare e ampliare gli scambi culturali tra la Grecia e l’Italia. I programmi intendono far conoscere al pubblico greco gli aspetti più significativi della cultura contemporanea italiana.
Per informazioni cliccare qui
Fenicotteri
Immagini rare:
un attimo magico colto da un occhio sensibile ed esperto…
Foto R.S.P
silent progression – vimeo
Rocco De Santis “Tempo lento, tempo vento”
“Una lunga riflessione sul tempo, che passa per ognuno in maniera diversa…”
il libro: “Tempo lento, tempo vento”, del musicista e scrittore del Salento, Rocco De Santis.
Una vicenda…raccontata attraverso 13 significative Astrazioni:
“Corri, corri, bambino. Ci sarà sempre qualcuno o qualcosa che ti farà correre nella vita. Bisogna tenersi allenato per poter recuperare quando ti succederà di essere raggiunto e travolto dagli eventi…”
“…Non ingannarti! Quando hai da fare qualcosa, falla e non guardare mai l’orologio, perchè se lo guardi di mattina, ti sembrerà di aver tanto tempo a disposizione da poter cominciare più tardi. Se lo guardi a mezzogiorno, invece ti sembrerà tardi per cominciare. Quando infine lo guarderai di sera, piangerai tutto quello che non hai fatto durante il giorno…”
Per maggiori informazioni cliccare: Edizioni Albatros
Rocco De Santis è stato uno degli animatori del nostro evento del 13.12.2010. Per ricordare la serata cliccare qui
Antonio Gramsci: “Indifferenti”
“…L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.(…)”
11 febbraio 1917
Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937).
Politico, filosofo, giornalista e critico letterario italiano.
Il “blog” di Dubravka
La dott.ssa Dubravka Franz Spiliotopoulou, nostra amica e collaboratrice è una giovane croata che vive in Grecia, al Pireo.
Per visitare il Suo interessante blog…cliccare qui
Casa Editrice “La scuola di Pitagora”
La casa editrice “La scuola di Pitagora” segnala un’ importante pubblicazione: “il Thesaurus Graecae linguae” (1572), l’opera classica che si deve all’immensa erudizione del grande esploratore di biblioteche, grecista e francesista Henri II Estienne.
Scheda completa e relative immagini dei volumi, cliccando qui
Per maggiori informazioni visitare il sito: www.scuoladipitagora.it
Una lunga tavolata…
Nell’ambito dell’evento “Argomenti di conversazione” nella serata di sabato 28 maggio dedicata ai molteplici temi riguardanti la “sessualità”, la prof.ssa Luciana Frassetto ha proposto un breve esame, anche, sul delicato problema dell’insegnamento religioso e delle leggi dettate dalla chiesa… Parlando del suo libro “La deleteria favoletta del sesso” ha concluso, leggendo un’augurio di fratellanza espresso nelle ultime pagine del libro.
“…Cristo siede a tavola, spezza il pane e lo benedice poi insieme al vino. E’ un’immensa tavolata che corre lungo tutta la terra. Al suo fianco siede Francesco con un saio dimesso, a piedi scalzi, senza porpore, più in là c’è Socrate, la cicuta non l’ha bevuta ancora, ma pensa e ripensa tutto assorto. Dieci sedie più in là c’è la pulzella d’Orleans che ancora sogna la libertà, ed ecco che c’è anche Omero, accompagnato da Giove in rappresentanza dell’Olimpo. Quanti volti, quanti abiti, quanti colori di pelle! Ci sono pure Maria, la sua dolce mamma, ed a fianco Maddalena che Cristo non disprezza mai. E via con Cartesio e poi Einstein con la sua “parrucca” bianca. Madre Teresa di Calcutta siede alla sua sinistra ed ha un bambinetto in braccio ed assomiglia tanto a Maria Madre Pietosa, non certo come aspetto, tutta piccina e nera, ma come anima. Ci sono pure Victor Hugo e Sant’Agostino che discute con Pietro di non so quali chiavi. A tavola siedono gruppetti di fanciulli e donne mature imbellettate a fresco per l’occasione. In disparte due gay si vergognano un po’, ma si guardano fiduciosamente negli occhi. Che Guevara con il suo berretto scuro ed i folti riccioli bruni discute più in là con Napoleone e se ne cantano di belle. Michelangelo e Raffaello tutti tronfi ammiccano a Cristo come per dirgli: “Hai visto come ti abbiamo raffigurato e con che grazia!”. Vedo pure una Maddalena dei nostri giorni in mini gonna succinta che cicaleggia con un giovane dall’aspirata pronuncia esotica. Cristo la guarda un attimo e le sorride come il Cristo di Kazanzakis. Occupando due o tre seggiole c’è Budda, immobile come una sfinge, che medita grasso e serafico ed ha davanti un piatto vuoto, forse fa un po’ di dieta per dimagrire un tantino! In tanti posti vicini, a formare un’immensa fila, ci sono dei piccoli negretti che mangiano avidamente con le mani senza nessuna etichetta, ma a Cristo sono così simpatici che quasi quasi, lasciando vacante il suo posto d’onore, si precipiterebbe ad abbracciarli! Papa Giovanni Paolo II, con un viso sereno e buono lo saluta da lontano e Cristo ricambia con un cenno di mano. Più in fondo senza vino e porcetto a lui proibiti, sta Maometto, sgranocchiando qualcosa tutto assorto. Ci sono poi miriadi di madri, padri lavoratori in tute lacerate e gloriose, figli e figlie con treccine e fiocchetti. Le schifose Arpie, vera piaga del mondo, Fame, Guerra ed Ignoranza, escluse dal simposio, svolazzano scornate ed inviperite nel cielo sovrastante. Ipocrisia, inganno, omicidio, ladroneggio e company, privi di ali, stanno affogando in mare. Malattie, lutti, sofferenze e pene, inevitabili purtroppo, se ne stanno in disparte e sanno che le combattiamo da secoli con coraggio e spesso, specie per le prime, troviamo molti rimedi. La Morte pazientemente attende! Nessuno le sfuggirà. E questa tavolata chilometrica continua, continua ed io non posso più vedere le miriadi di commensali, ma so che sono lì, in questo infinito domino che si perde lontano. Una campanella dal trillo argentino rintocca all’improvviso ed è il segnale, e tutti, tutti si sorridono perchè sentono che Cristo, che è con loro in questo lungo convito di secoli, gioisce per tutto ciò che in essi ha significato amore e non ottusità ed inutili contrasti e lotte. Maometto nel suo cantuccio si è assopito e sogna beato le Urì del Paradiso…
E vissero tutti felici e contenti! Così finivano immancabilmente tutte le favole, anche loro come tutto il mondo, vittime del loro clichè del lieto fine. Anche il Paradiso per tutte le religioni è il lieto fine augurabile a tutti, che può dare energia e speranza nella cosiddetta “valle di lacrime”. Ma accettiamolo come speranza, dolce speranza di qualcosa di impalpabile avvolto e celato dietro gli spazi ancora inesplorati. Farne una fede matematicamente certa ha portato alle codificazioni, alle divisioni, alle guerre fanatiche, agli eccidi ciechi e vergognosi…”