REGATA DELL’AMICIZIA ITALO-ELLENICA
Per comunicare: aial.leros@gmail.com
Il Carnevale di Patrasso si avvia verso una nuova epoca, senza pregiudizi verso le attuali esigenze ma, con orizzonti sempre più aperti, estrosità e disponibilità di rinnovamento. Incontrerà travolgenti percorsi di spensieratezza e inviterà i numerosi amici della baldoria ad evadere dai ritmi asfissianti della crisi economica e dalle convenzioni quotidiane, per sentire la gioia della vita.
La partecipazione dei cittadini di Patrasso, dei visitatori di ogni età e di diversi ceti sociali, era e rimarrà decisiva nel tragitto evolutivo di questa Istituzione. Grazie a loro il nostro Carnevale traccia ogni anno un’orbita particolare, la quale supera i limiti del territorio greco e lo rende il fior fiore dei Carnevali in scala internazionale.
Le migliaia di persone che vi partecipano saranno anche quest’anno l’autentica e vitale forza del Carnevale di Patrasso, dimostrando ancora una volta che, nel suo genere, è il più grande evento sociale e culturale del Paese e che può guardare al futuro con ottimismo e migliori prospettive.
Il percoso ultracentenario del Carnevale di Patrasso e la sua inesauribile genialità, la sua satira “sovversiva” che tutti e tutto insidia e la sua destrezza ad adattarsi allo spirito dei nostri tempi, garantisce buoni auspici per il Carnevale di domani.
Questo domani lo percorreremo tutti insieme lavorando metodicamente, con amore per la nostra città, con passione per la vita e dando il meglio di noi stessi per un Carnevale migliore.
Per un Carnevale degno delle nostre aspettative e dei nostri sogni!
Buon Carnevale!
K.Δ.Ε.ΠΑ.Κ
(Azienda Comunale di Servizio Pubblico – Carnevale di Patrasso)
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Τraduzione dal greco in italiano per tutte le pagine del sito (www.carnivalpatras.gr) da parte della ns Ass.
Bertol Brecht
Da Storielle del Signor Kenner, in Storie da Calendario
Torino – Einaudi
La critica verso persone, fatti o comportamenti può essere espressa in modo diretto, dichiarando apertamente la propria opinione e proclamando a voce alta il proprio dissenso, e, in modo indiretto, usando forme diverse, ma altrettanto incisive, per esprimere il proprio giudizio. Una di queste è costituita dalla satira che usa l’arguszia e il senso del ridicolo non con lo scopo di divertire, ma bensì con l’intenzione di colpire un bersaglio: i difetti e i vizi degli uomini, le loro manie, i potenti e il potere, le contraddizioni della società. La satira fa scaturire spesso il sorriso, ma non diverte. Le risate sono amare e spingono a riflettere. Il brano seguente è un esempio di racconto scritto con intenzioni satiriche. L’autore si serve di una storia d’animali per parlare, in effetti, dell’uomo e denunciare le ingiustizie della società.
Se i pescicani fossero uomini farebbero costruire dei cassoni enormi per i pesciolini con dentro ogni sorta d’alimenti sia vegetali che animali. Essi provvederebbero sempre i cassoni d’acqua fresca e soprattutto prenderebbero ogni genere di misure sanitarie. Se per esempio un pesciolino si ferisse una pinna gli verrebbe subito fatta una fasciatura affinchè i pescicani non avessero a lamentarne la morte prematura. Perchè i pesciolini non si immalinconiscono ci sarebbero di tanto in tanto delle grandi feste acquatiche; i pesciolini allegri sono infatti più saporiti di quelli malinconici. Nei cassoni ci sarebbero naturalmente anche delle scuole. E in codeste scuole i pesciolini imparerebbero come si nuota nelle fauci dei pescicani. Per esempio, per poter trovare i grandi pescicani adagiati in qualche posto avrebbero bisogno della geografia. L’essenziale sarebbe naturalmente l’educazione morale dei pesciolini. Verrebbe loro insegnato che la cosa più grande e più bella è quando un pesciolino si sacrifica in letizia e che tutti devono credere ai pescicani specie quando dicono che provvederanno loro un bell’avvenire. S’insegnerebbe ai pesciolini che tale avvenire è assicurato se impareranno ad ubbidire… Naturalmente se i pesciolini fossero uomini farebbero delle guerre tra di loro per conquistare cassoni e pesciolini stranieri. Le guerre le farebbero combattere dai loro pesciolini. Essi insegnerebbero ai pesciolini che tra loro e i pesciolini degli altri pescicani c’è un’enorme differenza. I pesciolini, proclamerebbero, sono notoriamente muti, ma essi tacciono in lingue tutt’affatto diverse e non è quindi possibile che s’intendano fra loro. Ad ogni pesciolino che in guerra uccidesse un paio degli altri pesciolini, nemici e muti in un’altra lingua, appunterebbero una piccola decorazione d’alghe e conferirebbero il titolo di eroe. Naturalmente se i pescicani fossero uomini esisterebbe anche una loro arte. Ci sarebbero dei bei quadri nei quali i denti dei pescicani sarebbero raffigurati con colori magnifici e le loro fauci come dei veri parchi in cui si possa meravigliosamente scorrazzare. I teatri nel fondo del mare mostrerebbero pesciolini eroici nell’atto di nuotare con entusiasmo nelle fauci dei pescicani e la musica sarebbe tanto bella che i pesciolini, a quegli accordi affluirebbero nelle fauci dei pescicani, la banda in testa, sognanti e cullati da pensieri dolcissimi. Certo ci sarebbe anche una religione se i pescicani fossero uomini. Essa insegnerebbe che i pesciolini cominciano veramente a vivere solo nel ventre dei pescicani. Del resto se i pescicani fossero uomini non sarebbe più come ora che i pesciolini sono tutti uguali. Alcuni di loro riceverebbero delle cariche e sarebbero posti sopra gli altri. A quelli un po’ più grandi verrebbe persino concesso di mangiarsi i più piccoli. Ed anche ciò sarebbe gradito ai pescicani, giacchè essi avrebbero così più spesso dei grossi bocconi da mangiare. E i pesciolini più grandi, i funzionari, manterrebbero l’ordine, diventerebbero insegnanti, ufficiali, ingegneri ecc.. In breve esisterebbe una civiltà marina, se soltanto i pescicani fossero uomini.
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e non varia colore ai suoi vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente
chi evita una passione,
chi preferisce “nero su bianco” e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi “non capovolge un tavolo”,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Istituto Italiano di Cultura di Atene
Giovedì 2 dicembre 2010 – ore 19.30
“L’Italia e la memoria storica della Grecia medioevale”
…migliaia di foto velocizzate…”timelapse”…belle immagini della natura che a occhio forse non si percepiscono…
Partecipa: Alessandro Spiliotopoulos (…)
Mercoledì 22 settembre
ore 20.00 – Conservatorio di Drama –
Dal giornale della Calabria “Il Quotidiano”
Domenica 8 agosto 2010
Melito e area grecanica
AVVISO:
Lunedì 18 ottobre, alle ore 20.30, presso il cinema “Τριανόν” – Κοδριγκτώνος n. 21, nell’ambito della manifestazione “Il festival di Drama viaggia ad Atene”, verrà proiettato il cortometraggio “La scatola della stirpe”.
Giornale EVREKA
mensile in lingua italiana – dicembre 2010
L’API vi invita all’evento più Caldo, più entusiasmante,più piccante al Mondo, il “Campionato Del Mondo di Pizza Piccante.”
UN SOGNO CHE DIVENTA REALTA’…
Per info cliccare qui
La Fondazione INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) ad Atene per la giornata inaugurale della tournée greca.
Dal 16 al 23 luglio in scena nella capitale greca i tre spettacoli in cartellone per il XLVI Ciclo.
Una mostra “racconta” la storia centenaria dell’Istituto.
Atene: successo per l’Inda
Grande successo ad Atene per l’Istituto Nazionale del Dramma Antico che ieri sera ha inaugurato la prima mostra sul centenario dell’Inda 1913 – 2013 nel centro di educazione teatrale Skolion e ha messo in scena la Lisistrata di Aristofane…(continua…)
Cliccare: ns evento 2007
Fondata in Leros nel 2009, ufficialmente riconosciuta nel maggio del 2010, l’A.I.A.L. riunisce cittadini italiani residenti in via permanente o transitoria nell’isola, e cittadini greci, nell’intento di promuovere l’interscambio culturale tramite iniziative che sollecitino sia la diffusione della cultura italiana sotto vari aspetti, sia l’integrazione culturale degli italiani residenti con la cultura locale.
Nell’ambito della diffusione della cultura italiana e dell’interscambio culturale tra i due paesi, ci auguriamo di poter contare sulla cooperazione e l’appoggio di tutte le Associazioni gemelle diffuse sul territorio, nel tentativo di stabilire una auspicabile collaborazione nell’organizzazione delle rispettive attività istituzionali.
Per comunicare: aial.leros@gmail.com
DIPLOMATHÌA
…L’ARTE DI IMPARARE DUE VOLTE: MESSAGGI DAL G8…
a cura di FABRIZIO PETRI e FABRIZIO LOBASSO
“Diplomathìa, l’arte di imparare due volte: messaggi dal G8” è una raccolta di “insight” (elaborati e rivisti in chiave interculturale) di funzionari del Ministero degli Affari Esteri assegnati come liaison officer alle delegazioni straniere ospiti di due importanti eventi internazionali sotto Presidenza italiana G8: il vertice dei Ministri degli Affari Esteri di Trieste del giugno 2009 e il Summit dei Capi di stato e di Governo de L’Aquila del mese successivo.
È un libro che racconta innanzitutto di esseri umani…
(continua…: nuovi libri)
Cliccare: Collaborazioni
Ogni fine settimana, al sabato e alla domenica, potete seguire Anima Italiana Live, una trasmissione di due ore con gli ultimi successi delle canzoni italiane, le novità ed i commenti…
Per info cliccare: animaitaliana
Perché imparare l’ITALIANO
Perché amiamo l’Italia, i nostri “vicini” e la lingua italiana…
Per info cliccare: www.inital.gr
Soprattutto in questi ultimi due anni sentiamo molto spesso dire che, non essere ottimisti alla fine ci si tira sopra (da soli) il catastrofismo. Sta di fatto che alla luce dei recenti eventi, l’essere ottimisti forse ci ha fatto perdere un po’ l’orientamento andamentale del reale stato economico del nostro paese.
L’ ottimismo è un elemento sicuramente importante per affrontare le difficoltà quotidiane, solo che non vorrei che venga paragonato a quel povero disgraziato che inciampando e sbattendo la testa su un ramo, accorgendosi di aver perso un occhio, sorridente e felice asseriva di ritenersi fortunato, in quanto se quel ramo fosse stato biforcuto avrebbe perso entrambi gli occhi. Io spero, e mi auguro che l’ottimismo voluto e decantato non faccia mai riferimento al fatterello anzidetto, perché ciò mi preoccuperebbe moltissimo.Pertanto desidero affrontare la problematica della crisi economica, attraverso l’esame di alcuni indicatori partendo dalla fondamentale premessa chi i dati riportati sono stati tutti desunti da fonti autorevoli quali l’Istat, l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ed il FMI (Fondo Monetario Internazionale). Iniziamo ad esaminare l’andamento del PIL (Prodotto Interno Lordo) che vede l’Italia (continua…)
Per leggere i Suoi articoli cliccare: dott.P.Maritati
Ass. Italo-Ellenica “Amici d’Italia” di Volos
“Dialoghi d’Autunno”
Mostra di pittura e scultura di artisti contemporanei italiani e greci. Un “dialogo” iniziato nell’autunno del 2010 che ha intenzione di continuare…
Per informazioni: albino@otenet.gr