Blog

Rai italia… per i connazionali all’estero

Ambasciata d’Italia in Atene
Rai italia. Novità del canale per i connazionali all’estero

Si segnala che “L’Italia con voi”, il programma contenitore quotidiano di Rai Italia (il canale Rai per gli italiani nel mondo) trasmesso finora solo su RAI Italia all’estero, è da pochi giorni anche su Rai Uno, con una puntata originale che andrà in onda ogni sabato mattina alle 10.20 ora italiana.

Ciò ne consentirà la visione anche nei paesi Europei e quindi in Grecia, come noto non coperti dal segnale di Rai Italia. “L’Italia con voi” è la trasmissione più popolare tra il pubblico degli Italiani all’estero nei Paesi extraeuropei.

Vi sarei grato se poteste valorizzare quanto sopra presso la collettività.

Cordialmente,

Alessandro Tutino
Primo Segretario

Ambasciata d’Italia ad Atene
Odos Sekeri, 2 – Atene
https://ambatene.esteri.it

Pubblicato anche in Novità, Collaborazioni. Etichette: . Commenti chiusi

Ambasciata: Aggiornamento FAQ

Gentili Consoli Onorari, Enti, Associazioni,

vi segnalo sul sito dell’Ambasciata sono state aggiornate le FAQs relative all’evoluzione della situazione coronavirus in Grecia, al settore turistico o comunque riguardanti la possibilità di recarsi in Grecia: cliccare qui

Le FAQs tengono naturalmente conto delle ultime novita’ annunciate dalle Autorità greche.

Si tratta di uno strumento utile che vi preghiamo di utilizzare per rispondere tempestivamente alle numerose richieste che i connazionali ci e vi rivolgono in queste settimane.

Vi saremmo grati se poteste dare ampia diffusione alle FAQ tramite i canali che riterrete opportuni.

Grazie e a presto,
Alessandro

Alessandro Tutino
Primo Segretario
Ambasciata d’Italia ad Atene
Odos Sekeri, 2 – Atene

https://ambatene.esteri.it
T +30 2103617260

Pubblicato anche in Novità, Collaborazioni. Etichette: . Commenti chiusi

Una ricerca delle radici comuni tra mare Adriatico e Ionio


INTRODUZIONE DELL’INIZIATIVA DA PARTE DELL’AMBASCIATORE LUIGI MARRAS

In questi giorni vissuti al chiuso ci vengono in mente, comunicando a distanza, storie interessanti. È così che, parlando una di queste sere con l’amico Professore Spyridon Flogaitis, è nata l’idea di ricercare la storia dei nostri cognomi che meglio vi spiega, nel testo che segue, lui stesso. Non mi resta che invitare anch’io tutti voi Amici greci e italiani, di aderire a questa ricerca delle radici comuni dei nostri cognomi, a questa caccia al tesoro dei nomi e di inviarci le vostre storie più interessanti in cento parole.

Luigi Marras

IL MAR ADRIATICO-IONIO E LA SUA CULTURA COMUNE E REGIONALE

Il mare Adriatico-Ionio ha unito per secoli due terre che… continua la lettura

Pubblicato anche in Novità, Collaborazioni. Commenti chiusi

la Grecia salva grazie all’infettivologo sconosciuto

Coronavirus, la Grecia salva grazie all’infettivologo sconosciuto (che ora è creduto da tutti senza fiatare)

Grazie all’intervento di Sotiris Tsiodras, il Paese è stato chiuso prima di essere travolto dagli effetti del virus: i morti sono, in proporzione, un decimo di quelli registrati in Italia. Eppure le previsioni della Commissione europea restano nerissime e prevedono un calo record (9,7 %) del prodotto nazionale.
di Federico Fubini – Corriere della sera –

Dirà pur qualcosa di una nazione che si era abbandonata a ogni sorta di incantatori, urlatori e distributori di prebende che dell’uomo più popolare oggi non aveva mai sentito parlare nessuno. Non uno, fuori dalle sue cerchie private e di lavoro. Quest’uomo ha una voce pacata, quasi flebile, indossa abiti ordinari e a volte un po’ stazzonati, è nato in Australia figlio di emigranti, prima che la famiglia tornasse nel suo Paese. È venuto dalla condizione più umile per arrivare a studiare e lavorare a Harvard e al Massachusetts Institute of Technology, ma fino a poche settimane fa in Grecia viveva come uno sconosciuto.

Lo sconosciuto
Pochissimi avevano sentito nominare il 54enne professor Sotiris Tsiodras, fino a… continua la lettura

Pubblicato anche in Novità. Etichette: . Commenti chiusi

Saluto dell’Ambasciatore Marras

Eccellenza,
nell’imminenza della Sua partenza a fine mandato, vorrei farLe pervenire, a titolo personale quanto a nome dell’Associazione e della Rete, i nostri più sinceri saluti, nonchè sentiti ringraziamenti per l’opera svolta in questi anni nell’ambito della diffusione della cultura italiana e dell’interscambio culturale tra i due Paesi.
Ci auguriamo che di questi anni trascorsi in Grecia conserverà un piacevole ricordo, pari a quello nostro nei confronti della Sua presenza anche fisica e del Suo ininterrotto appoggio e incoraggiamento.
Siamo certi che l’iniziativa Tempo Forte da Lei proposta proseguirà a svolgere una funzione trainante e coesiva delle attività culturali in Grecia ed a sostenere tutti coloro che sono impegnati a promuoverle con dedizione personale.
Le auguriamo di cuore un buon rientro in Italia e buon proseguimento delle Sue attività diplomatiche.
Cordialmente.

IL SEGRETARIO GENERALE AIAL
dr enzo bonanno
COORDINATORE DELLA RETE DI COOPERAZIONE CULTURALE
www.aial.gr

—————————-

Le giunga, Eccellenza, il nostro personale ringraziamento ed il sincero augurio per un futuro costellato di soddisfazioni e nuove belle esperienze.
il CdA dell’Ass. Il Faro

Pubblicato anche in Novità, Collaborazioni. Etichette: , . Commenti chiusi

Pubblicazione FAQ sul sito dell’Ambasciata

Grecia e Coronavirus. Pubblicazione FAQ sul sito dell’Ambasciata

Gentili Consoli Onorari, Enti, Associazione, Care amiche e Cari amici,

sperando di fare cosa gradita, vi segnalo che abbiamo pubblicato sul sito dell’Ambasciata una lista di FAQs (domande frequenti) sulla Grecia e sul Coronavirus, divise in due grandi macrosezioni (Arrivare in Grecia e Rientrare in Italia).

Dovrebbero contenere le risposte alla gran parte delle domande che i connazionali e gli utenti ci rivolgono in queste settimane. Si tratta ovviamenete di un lavoro in divenire che aggiorneremo via via che vi siano novità di rilievo.

Vi saremmo grati se poteste darne ampia diffusione tramite i vostri canali.

Le FAQs costituiscono, in particolare per la rete Onoraria, uno strumento per risolvere velocemente i dubbi dei connazionali che dovessero contattarvi. Riporto di seguito la risposta standard che stiamo inviando alle centinaia di utenti che ci stanno contattando in queste ore.

Egregio/a Signor/a XXYY,

nel ringraziarLa per averci contattati, Le segnaliamo che potrà trovare la risposta ai suoi quesiti nelle FAQ (domande frequenti) sulla Grecia e sul Coronavirus pubblicate sul sito dell’Ambasciata, a questo link.

Distinti saluti

Ambasciata d’Italia ad Atene
Cancelleria Consolare
Tel.: 0030.210.9538180/190

Nel ringraziare tutti sin d’ora, vi auguro un buon fine settimana,
Alessandro

Alessandro Tutino
Primo Segretario

Ambasciata d’Italia ad Atene
Odos Sekeri, 2 – Atene
https://ambatene.esteri.it

T +30 2103617260

Pubblicato anche in Novità, Collaborazioni. Etichette: . Commenti chiusi

Strategie di manipolazione

– Controllo mentale

Noam Chomsky ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
Tratto da www.vocidallastrada.com

1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori”.

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti …

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.

Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

Fonte: http://www.visionesalternativas.com.

Commenti chiusi

Il toccante discorso di Bosso al Parlamento Ue

Il toccante discorso di Bosso al Parlamento Ue: “Europa come un’orchestra, musica non ha confini”

Pubblicato anche in Novità. Etichette: . Commenti chiusi

Volo speciale Atene Roma (19 maggio)

Volo speciale Atene Roma (19 maggio)

Gentili tutti/e,

martedì 19 maggio ci sarà un volo speciale per i connazionali che hanno titolo per rientrare in Italia in base alle motivazioni previste dal DPCM 26 aprile 2020 (comprovate esigenze lavorative, salute, urgente stato di necessita’).

Tutte le informazioni sono sul sito dell’Ambasciata
https://ambatene.esteri.it/ambasciata_atene/it/ambasciata/news/dall-ambasciata/2020/05/volo-speciale-aegean-atene-roma.html.

Stiamo gia’ ricontattando i connazionali di cui abbiamo i riferimenti, ma vi sarei grato se poteste diffondere il comunicato.

Buona giornata,
Alessandro

Alessandro Tutino
Primo Segretario

Ambasciata d’Italia ad Atene
Odos Sekeri, 2 – Atene
https://ambatene.esteri.it

T +30 2103617260

Pubblicato anche in Novità, Collaborazioni. Etichette: . Commenti chiusi

UN MANICOMIO !…

UN MANICOMIO! …E NON SAPPIAMO SE NE USCIREMO – Alessandro Meluzzi

http://www.youtube.com/watch?v=aOorYI-SyhI

Pubblicato anche in Novità. Etichette: . Commenti chiusi

Intervista con Costas Varotsos

Covid-19 in Grecia. Video-intervista con Costas Varotsos


Costas Varotsos è uno scultore e intellettuale greco, conosciuto nel mondo artistico internazionale per le sue sculture in vetro, acciaio e pietra. Varotsos ha studiato in Italia, a Roma, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, e a Pescara, dove s’è laureato in architettura. Insegna all’Università Aristotele di Salonicco e in questi mesi di confinamento è nell’isola di Egina, nel golfo Saronico, dove in una casa all’apice di una collina domina il mare e la luce della Grecia.

Il suo laboratorio fa parte della sua dimora: molte sue sculture di grandi dimensioni sono a New York, Roma, Torino, Chicago, Anversa, Baltimora, Palm Beach, Washington DC, Madrid, e sua è la statua del “Corridore” (alta otto metri, in ferro e vetro), che accoglie i turisti ad Atene in piazza Omoia all’ingresso dei grandi viali cittadini: Varotsos è l’autore della scultura l’“Approdo”, opera dedicata all’umanità migrante, creata nel 2012 a Otranto in ricordo della nave albanese Kater i Rades affondata nel 1997 dopo la collisione con la nave della Marina militare italiana Sibilla.
BARBARA MARENGO 22 Aprile 2020

cliccare… VIDEO

Pubblicato anche in Novità. Etichette: , . Commenti chiusi

Intervista al dottor Shiva Ayyadurai

PTV Speciale: Anteprima europea dell’intervista al dottor Shiva Ayyadurai

Pubblicato anche in Novità. Etichette: . Commenti chiusi

Intervista a Francesco Benozzo

Pandemia dichiarata, soggiogamento delle popolazioni, soppressione della libertà di parola


Francesco Benozzo, il poeta-filologo-musicista candidato dal 2015 al Premio Nobel per la Letteratura, autore di diverse centinaia di pubblicazioni, direttore di tre riviste scientifiche internazionali, membro del comitato scientifico di gruppi di ricerca internazionali (tra i quali il “Centro Studi di Medical Humanities” (CMH), il workgroup “We Tell / Storytelling e impegno civico in epoca post-digitale”, e “IDA: Immagini e Deformazioni dell’Altro”), coordinatore del Dottorato di ricerca in Studi letterari e culturali all’Università di Bologna, ha espresso in questi giorni pubblicamente considerazioni non allineate a quelle correnti a proposito dell’emergenza pandemica in atto. In questa intervista spiega il suo punto di vista sulla questione.

Intervista a Francesco Benozzo

Come vive, in quanto intellettuale, la situazione presente? Sta lavorando a qualche progetto in questo isolamento?
Sono come tutti i cittadini agli arresti domiciliari, arresti attuati senza dibattimento parlamentare, in un chiaro momento di soppressione della democrazia, e presidiati dalle forze dell’ordine e dai militari.
Come vivo questo isolamento? … continua la lettura

Pubblicato anche in Novità. Etichette: . Commenti chiusi

NO all’epidemia del terrore

Un articolo angosciante di Bernard-Henri Lévy:”No all’epidemia del terrore – La fine del mondo non è arrivata”.

L’intellettuale europeo ci invita “a mettere nell’agenda delle nostre future discussioni la questione di quali privilegi, ma anche quali diritti e libertà siamo pronti a sacrificare sull’altare il nostro sogno di uno Stato sanitario, che ci curerà da tutto fino alla morte”.

    In un articolo apparso sulla rivista francese La Regle Du Jeu, Bernard-Henri Levy, uno degli intellettuali più famosi d’Europa, invita il mondo a mostrare calma di fronte alla pandemia di coronavirus.

Ci invita a trarre lezioni chiave da due pandemie simili, che hanno travolto il mondo negli anni ’50 e ’60 con milioni di vittime e scene simili senza che, allora, fossero imposte misure restrittive draconiane.

L’intellettuale europeo sottolinea che dovremmo chiederci, tutti insieme, se la lotta giusta contro l’epidemia richieda davvero il blackout delle nostre menti.

Ecco il suo articolo:

“Due pandemie, nel 1957 e nel 1968, paragonabili, almeno per dimensioni, al Covid19, causate dal nuovo coronavirus, sono state cancellate dalla memoria. E ora stanno ricaricando le colonnine. Quali lezioni si possono imparare?

Estate 1968. Un virus sconosciuto si diffonde in tutto il mondo. Iniziato in Cina, provoca almeno un milione di morti, di cui 50.000 negli Stati Uniti e almeno 30.000 in Francia. Anche un capo di Stato, Willy Brand (della Germania occidentale), sarà contagiato dal virus. In assenza di mascherine, i ferrovieri tirano il freno a mano. Le vaccinazioni venivano effettuate in maniera intensiva sui “marciapiedi”, raccontano medici ancora oggi vivi.

Le vittime sono morte con “labbra blu” per emorragia polmonare o soffocamento. E il male si stava diffondendo così velocemente che non c’era tempo per rimuovere i cadaveri, che si accumulavano nei reparti di terapia intensiva. Coloro che hanno vissuto questa pandemia siano onesti: ad eccezione degli infermieri, non ne hanno conservato alcun ricordo. E lasciamo che i più giovani, storditi dal virus corona, pensino che, sui canali info, non si fa menzione di questa pandemia, soprannominata “l’influenza di Hong Kong”. E controllino gli archivisti: la stampa dell’epoca parlò per 18 mesi di questo tema, ma senza accennare alla possibilità di misure restrittive e senza immaginare di congelare la vita.

1957-1958. Un altro ricordo. L’epidemia, che all’epoca era stata soprannominata “influenza asiatica”, iniziò nelle province di Guizhou e Yunnan, cioè sempre in Cina. Ha attraversato l’Iran, l’Italia, la Francia, gli USA. E non ci sono voluti più di sei mesi per fare il giro del mondo. Due milioni di morti in totale, soprattutto diabetici e cardiopatici. 100.000 negli Stati Uniti, tra 25.000 e 100.000 in Francia.

Scene horror in ospedali scarsamente attrezzati e “inginocchiati”. Ma nonostante l’orrore, nonostante il lutto, nonostante la discussione al Consiglio di Parigi, dove si progettò, senza arrivare definitivamente, alla chiusura di alcune scuole, nemmeno allora furono prese misure restrittive.

La questione occupò i giornali, ma senza mettere in secondo piano la guerra d’Algeria, né la firma del Trattato di Roma, né il ritorno al potere di De Gaulle. E’ un fenomeno molto strano che questa pandemia sia stata cancellata anche dalla nostra memoria.

Questi due precedenti, con la loro inquietante somiglianza con la situazione attuale, ci ricordano qualcosa di ovvio: le regole dello spettacolo. E un evento non è “storico”, non “cambia il mondo” e non separa il “prima” dal “dopo” se non nella misura in cui lo decideranno i media nella loro ebbrezza autorealizzante.

Ma soprattutto trarremo due conclusioni.

La prima è che il pianeta è progredito. Ritiene intollerabili le centinaia di vittime che ieri si sono verificate nell’ordine naturale. La preoccupazione per la salute pubblica è diventata una missione dominante per gli Stati nella stessa misura della sicurezza o delle questioni di pace e guerra tra le nazioni.

Ingenti risorse vengono mobilitate, come nel caso dell’AIDS – che tra l’altro ha causato 25 milioni di morti in totale – per sviluppare farmaci e vaccini. E l’umanità, come essere umano, dà priorità alla vita rispetto all’economia. Questo è meraviglioso.

Ma d’altro canto stiamo esagerando un po’ con la questione della “pandemia senza precedenti”. Ci illudiamo quando ci viene detto che con questo Covid-19 siamo di fronte “al peggior disastro sanitario dell’ultimo secolo”.

A meno che non ci sia una certa accelerazione [nella diffusione dell’epidemia], che gli esperti non si aspettano al momento, siamo ancora lontani, in un paese come la Francia, dai numeri del 1958 e del 1968. E l’altra conclusione è – e questa osservazione è meno piacevole – che c’è una certa reazione eccessiva e panico nel nostro atteggiamento oggi.

Quindi è correlato? L’ossessione è l’inevitabile rovescio della medaglia del progresso? O è addirittura possibile avere l’una (la nuova idea, non solo in Europa, ma anche nei continenti più poveri, che niente è più alto della vita) senza necessariamente cedere all’altra (un’umanità terrorizzata, che al ritmo della contaminazione delle opinioni, un giorno accetterà come ovvia la chiusura delle frontiere, la sfiducia verso gli altri o il “tracciamento” digitale?).

In secondo luogo, dovremo imparare a mantenere una distanza di sicurezza dagli anti-social network e dalla loro febbre di fake news.

I leader dei media dovrebbero riconsiderare la messa in scena inutilmente ansiogena di un bilancio delle vittime globale e quotidiano, a cui non siamo mai stati sottoposti, ad esempio per quanto riguarda le vittime del cancro.

Dovremmo chiederci tutti insieme se la giusta lotta contro l’epidemia richiede davvero di oscurare nella nostra mente il ritorno dell’Isis in Medio Oriente, l’avanzata degli imperi russo e cinese o la perniciosa decostruzione dell’Unione europea.

È fondamentale, senza mettere in discussione i sacrifici dei nostri infermieri e del resto del personale ospedaliero, mettere nell’agenda delle nostre future discussioni la questione di quali privilegi, ma anche quali diritti e libertà siamo pronti a sacrificare sull’altare il nostro sogno di uno stato di salute, che ci curerà da tutto fino alla morte.

E allora, se è vero che governare non significa solo prevedere, ma anche scegliere, non sarebbe inutile, in fondo, che i responsabili, nei centri decisionali abbiano il coraggio di dire quale sarà il costo dell’interruzione della produzione, se generalizzata, in termini di distruzione di ricchezza con la conseguente disoccupazione di massa, impoverimento, sofferenza per la società, per vite umane”.

 

 

Pubblicato anche in Novità. Etichette: . Commenti chiusi

Urgente: VOLI SPECIALI AEGEAN

Voli speciali Aegean Atene-Milano
e Atene-Roma

A seguito della sospensione dei collegamenti aerei e navali diretti tra Grecia e Italia, per rispondere all’urgente esigenza di molti cittadini italiani temporaneamente in Grecia, l’Ambasciata d’Italia ad Atene, in coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina e le Autorità greche, rende noto che la società Aegean ha attivato due voli speciali Aegean per le tratte Atene – Roma e Atene – Milano per facilitare il rientro dei connazionali che ne abbiano urgente necessità, comprovate esigenze lavorative o motivi di salute:

Martedì 14 aprile. Atene-Roma Fiumicino, partenza alle 12.10 del mattino;
Giovedì 16 aprile. Atene-Milano Malpensa, partenza alle 11.30 del mattino.

I connazionali o i residenti in Italia interessati a potersi avvalere di uno dei due voli dovranno….continua a leggere

Pubblicato anche in Novità, Collaborazioni. Etichette: . Commenti chiusi

Messaggio dell’Ambasciatore Luigi Marras

Dear Madams, Dear Sirs, Dear Friends,

We hope this e-mail finds you well, despite the ongoing situation.
We have the honour to reach You out to forward to your kind attention a letter from Ambassador Marras (in Greek and in Italian) concerning the Covid-19 crisis and the Tempo Forte Initiative (further information on Tempo Forte available in Italian and in Greek).
Please find the letter below and/or on our website (Greek version, Italian version).
We take this opportunity to invite You to continue reflecting on possible cultural initiatives, ideas and projects that, in the spirit of the Tempo Forte initiative and in the wake of the letter from Ambassador Marras, will allow us to offer to the public useful and interesting proposals also in next months, despite the current difficult conditions.
The proposals aimed at enhancing video and internet platforms, as well as publishing initiatives (digital or not), (online) movies’ shows and any other creative solution capable of seizing the opportunities of this period in order to relaunch our Tempo Forte and all of us towards better times will be privileged.
You may reach us writing to alessandro.tutino@esteri.it and giorgio.cristoforidi@esteri.it
Best regards and take care,

Alessandro Tutino
Primo Segretario
Ambasciata d’Italia ad Atene
Odos Sekeri, 2 – Atene
https://ambatene.esteri.it
T +30 2103617260

<><><><><>
Messaggio dell’Ambasciatore Marras

Cari amici italiani e greci,

l’Ambasciata, con tutti i suoi Uffici, la Cancelleria Consolare per prima e l’Istituto Italiano di Cultura, è oggi più presente che mai, consapevole del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. Lavoriamo online da casa e con turni di presenza in Ufficio ridottissimi in ottemperanza alle indicazioni greche e italiane, che ESORTO TUTTI A RISPETTARE CON IL MASSIMO SCRUPOLO.

Terminate le operazioni per il rientro in Italia dei nostri connazionali rimasti bloccati nel Paese e al corrente dei vari casi individuali in corso, desidero ringraziare per il loro encomiabile comportamento tutti i miei collaboratori e i componenti di tutte le realtà istituzionali italiane in Grecia – la rete Consolare onoraria, la Scuola Statale, il Coasit, la Scuola archeologica, il Comites, la Dante Alighieri, le nostre Parrocchie, le nostre Camere di Commercio – che in vario modo si stanno prodigando.

L’Ambasciata e la Cancelleria Consolare sono a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno per reali situazioni di necessità e urgenza, tramite i numeri che compaiono sul nostro sito.

Seguiamo con apprensione vivissima ciò che accade in Italia e nel Mondo e con altrettanta sentita intensità siamo vicini, nella sua lotta, alla Grecia e al suo Popolo, che ringraziamo per la calorosa vicinanza a noi.

Ormai più di due anni orsono lanciammo l’Iniziativa Tempo Forte. Nacque, e vive tuttora a maggior ragione, come iniziativa culturale, ma in realtà e’ una iniziativa “politica”, di riscoperta dei nostri caratteri genuini, di riscatto nelle avversità, di rivendicazione dei nostri valori più profondi, delle nostre identità più intime, della prevalenza della ragione e della volontà sullo smarrimento, per lottare e difenderci risoluti e continuare a costruire con intelligenza, fantasia e determinazione. Un invito questo, insomma, a tutti i componenti della rete Tempo Forte e a coloro che ad essa volessero aggiungersi – in Grecia e in Italia – a serrare le fila, riprendere i contatti fra noi e agire per l’oggi e per il futuro.

Un saluto cordiale a ognuno,

Luigi Marras

Pubblicato anche in Novità, Collaborazioni. Etichette: . Commenti chiusi

Il rimedio è la povertà

Questo articolo apparve il 30 giugno 1974, ed è straordinario. Una meraviglia di stile e di pensiero di Goffredo Parise.

Troviamo utile pubblicare di tanto in tanto dei gioielli del pensiero. Questo è un articolo di Goffredo Parise tratto dalla rubrica che lo scrittore tenne sul “Corriere della sera” dal 1974 al 1975. Si trova nell’antologia “Dobbiamo disobbedire”, a cura di Silvio Perrella, edita da Adelphi. Questo articolo apparve il 30 giugno 1974, ed è straordinario. Una meraviglia di stile e di pensiero di questo autore sicuramente libero e lontano da ogni appartenenza politica e salottiera. Rappresenta per noi oggi – media compresi che non ospitano più pezzi così controcorrente – uno schiaffo contro la nostra inerzia.

Pubblicato anche in Novità. Etichette: . Commenti chiusi

5G APOCALYPSE

Documentario completo sui rischi del 5G

Pubblicato anche in Novità. Etichette: . Commenti chiusi

Carmelo Siciliano

Recensione dell’autore, docente Carmelo Siciliano.

Il libro Sentire la Grecia è un omaggio a una terra e a un popolo che da millenni incantano e travolgono chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerli e il dono di capirli. Come una madre infaticabile e dedita ai propri figli, la Grecia ha sempre prodigato all’umanità intera bellezza, cultura, arte o semplicemente uno sguardo amichevole o un abbraccio a chi l’ha cercata. E proprio dal mio primo abbraccio con il mondo ellenico, avvenuto ormai oltre venticinque anni fa, io non sono mai riuscito a divincolarmi e, in effetti, non ne ho mai avuto alcuna intenzione.» Inizia così la prefazione al libro che ho pubblicato pochi mesi fa e che è dedicato all’affascinante quanto complesso mondo della musica tradizionale greca.
Il titolo gioca sul doppio significato del verbo “sentire” nella lingua italiana: “ascoltare”, in riferimento alla musica, ma anche “provare una sensazione o una percezione”, “intuire”; sempre dalla prefazione: «Amo il popolo greco, amo questa gente che è capace non solo di far capire, ma anche di lasciare intuire; che sa far convivere nello stesso momento la gioia più immensa e il dolore più profondo; che ti accompagna, con la bellezza dei suoi riti, delle sue musiche e delle sue danze, fin negli abissi più neri dell’animo umano, ma sempre tenendoti per mano, pronta a prenderti in braccio al momento giusto. Da qui il titolo del libro, “Sentire la Grecia”: perché non è possibile limitarsi alla lettura dei versi e all’ascolto della musica, ma è necessario “sentire”, nel senso più profondo del termine, la voce del popolo greco».
Da anni mi occupo della divulgazione, in Italia, della musica greca attraverso conferenze e seminari sia teorici che pratici. Durante questi incontri, tuttavia, non c’è mai la possibilità di approfondire adeguatamente gli argomenti, e, soprattutto, di dare un quadro davvero completo della complessità di questa musica; così ho pensato che l’unico modo fosse quello di scrivere un libro. Ogni luogo della Grecia, infatti, possiede non solo strumenti musicali e tradizioni anche strettamente locali, ma soprattutto un particolarissimo modo di suonare, cantare e danzare; una vera e propria “pronuncia” del proprio repertorio musicale e coreutico. Per questo motivo, quando devo spiegare tanta ricchezza e diversità, uso l’esempio della lingua italiana e dei suoi “accenti locali”: dal modo di parlare, pur utilizzando la stessa lingua, è possibile determinare con un’approssimazione, spesso, anche di pochi chilometri, la provenienza di un parlante. La stessa cosa avviene in Grecia con i musicisti e i danzatori: la “pronuncia” del loro modo di cantare, suonare uno strumento o ballare rimanda spesso in modo inequivocabile a specifiche aree geografiche».
Volevo però rivolgermi non solo a musicisti e specialisti, ma anche a chi non avesse una conoscenza approfondita né della musica né della Grecia; e arrivare al cuore della gente, per trasmettere passione più che nozioni. Così, dopo numerosi rifacimenti, il libro ha preso la forma di una sorta di diario di viaggio, dove le spiegazioni relative a musiche e strumenti e le traduzioni dei versi lasciano talvolta il posto a storie, aneddoti e incontri con persone che hanno segnato particolarmente le mie esperienze in giro per la Grecia. Un po’ diario di viaggio e un po’ autobiografia, un po’ antologia di canzoni e un po’ trattato musicale, «Sentire la Grecia» ha dunque un carattere divulgativo e la sua lettura è adatta a tutti, sia a musicisti che ad appassionati filelleni che non hanno troppa dimestichezza coi tecnicismi musicali, che sono presentati di volta in volta in forma chiara e scorrevole.
L’esposizione dei contenuti segue un criterio geografico che suddivide il mondo ellenico in regioni musicali: un vero e proprio viaggio a tappe che inizia dalla Grecia a noi più vicina, le isole del Mar Ionio, e si spinge fino agli estremi confini dell’ellenismo di oggi, ma anche di quello di un passato non troppo lontano, sconfinando nelle aree storiche dell’Epiro, della Tracia e dell’Asia Minore.
Ogni capitolo è dedicato a una o più regioni e descrive, dopo una breve introduzione geografica e storica, gli strumenti e le formazioni musicali che vi si incontrano, illustra le caratteristiche della sua musica e passa in rassegna le canzoni e le danze più rappresentative, soffermandosi anche su usi e costumi locali che in qualche modo si legano alla tradizione musicale e coreutica della zona.
La pubblicazione è arricchita dalla possibilità di ascoltare i brani proposti e di approfondire gli argomenti trattati attraverso immagini, video e documenti grazie al sito dedicato: www.sentirelagrecia.it.


Carmelo Siciliano è nato a Catania nel 1980. Mediatore culturale, musicista ed insegnante, Carmelo Siciliano, ha dedicato molto tempo alla passione della sua vita: la Grecia e la sua musica. Nel 2013 ha pubblicato: “Dromi. Modi e scale del rebètiko pireòtico”. Nel 2016 ha fondato ed è tuttora presidente della FILELLENIA, un centro per lo studio, la documentazione e l’educazione della musica, della danza e della tradizione greca.
www.carmelosiciliano.it

^^^^^^^^^^

La presentazione del libro “Sentire la Grecia” è programmata a Patrasso per il 9 maggio 2020 alle ore 19.30 presso il Centro Culturale Comunale dell’Agora Arghiri. Sarà presente l’Autore

Pubblicato anche in Novità, Collaborazioni. Etichette: . Commenti chiusi

Laboratorio Grecia

cliccare Laboratorio Grecia
per vedere il documentario completo

A chi, dall’alto (?) del proprio scranno parlamentare, ipotizza una “grecizzazione” dell’economia italiana, attraverso l’adozione di misure che richiamano in maniera sinistra quanto perpetrato nel Paese balcanico durante l’ultimo decennio, vogliamo rivolgere l’invito a prendere visione del seguente documentario, realizzato dal benemerito Collettivo Vox Populi, scritto e diretto da Jacopo Brogi.
Laboratorio Grecia è “un viaggio che attraversa la Storia greca passata e recente: dalla seconda guerra mondiale all’attuale crisi economico finanziaria. Un documentario di Storia e di tante storie: vita quotidiana nell’epicentro del neoliberismo applicato. (…) Cronache del nostro avvenire: in cammino fra le generazioni, per abbandonare l’eterno presente ed inventare un Futuro dalle misure umane.”

Pubblicato anche in Novità. Etichette: . Commenti chiusi