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UCRAINA: Teatri senza frontiere

DIALOGHI DAL FRONTE UCRAINO 

 Mau­ri­zio Stam­ma­ti : “Quan­do vener­dì 15 set­tem­bre abbia­mo salu­ta­to l’Ape Tea­tro, ave­vo solo in par­te col­to il loro biso­gno di anda­re. La pau­ra era trop­pa, poi sono arri­va­te le imma­gi­ni del loro Tea­tri Sen­za Fron­tie­re , con tut­ta la for­za e la pre­po­ten­za che il con­di­vi­de­re e rega­la­re sor­ri­si può dare. Ed ho com­pre­so che cer­te cose devo­no esse­re così, che quan­do hai uno stru­men­to per fare del bene, non impor­ta quan­to gran­de sia il male e for­ti le bom­be, il tuo mes­sag­gio tro­ve­rà il modo di far­si ascoltare.”

Il Mae­stro Mau­ri­zio Stam­ma­ti, insie­me ad arti­sti di “Tea­tri Sen­za Fron­tie­re” ed “Uto­pia Tea­tro Ragaz­zi”  é in Ucrai­na. Mau­ri­zio non é nuo­vo a que­sto tipo di espe­rien­ze all’estero, sem­pre in soc­cor­so di chi, in quel momen­to, ha biso­gno di un sor­ri­so, di un con­for­to; di chi neces­si­ta di sen­ti­re che non é sta­to dimen­ti­ca­to, che al di là del­la mise­ria, dell’indigenza, del­le cata­stro­fi natu­ra­li, o del­la guer­ra c’é anco­ra un mon­do di bel­lez­za e soli­da­rie­ta’ in cui spe­ra­re. E allo­ra, l’Africa piu’ pove­ra, le fave­las bra­si­lia­ne, il Kos­so­vo, la Bosnia …l’Ucraina: Mau­ri­zio Stam­ma­ti si fa tro­va­re al suo appun­ta­men­to, col suo cari­co di uma­ni­tà e simpatia. 

Non ci sono moti­va­zio­ni eco­no­mi­che, die­tro que­ste scel­te corag­gio­se, ma c’é la volon­tà di Mau­ri­zio di vive­re con coe­ren­za la sua esi­sten­za, coe­ren­za col suo cre­do, coe­ren­za col suo lavo­ro di atto­re, regi­sta, guit­to di stra­da. Un modo di inter­pre­ta­re la sua arte, non come una pro­fes­sio­ne fine a sé stes­sa (cosa che la sua bra­vu­ra gli per­met­te­reb­be di fare), ma come una ener­gia posi­ti­va da rega­la­re al suo pub­bli­co, lon­ta­no dai riflet­to­ri dei gran­di pal­chi ma in mez­zo alla gen­te, la gen­te del­la sua For­mia e cir­con­da­rio, la gen­te del­le cit­tà  che gira con i suoi col­la­bo­ra­to­ri; guit­to eccel­so dell’Antico Tea­tro dell’Arte Ita­lia­no nel­le stra­de e nel­le piaz­ze di mez­zo mon­do; arti­sta, regi­sta e atto­re di spes­so­re sul palcoscenico. 

Ma ascol­tia­mo Mau­ri­zio Stam­ma­ti in que­sti bre­vi mes­sag­gi di comu­ni­ca­zio­ne con lui dall’Ucraina:

19.9.23 : Il sot­to­scrit­to: “Mau­ri­zio, buon­gior­no, sei in Ucrai­na? Come stai?

  Mau­ri­zio:” Que­sta not­te attac­co a Leo­po­li dove sia­mo. Ma tut­to bene.”

21.9.23 : Il sot­to­scrit­to “Mau­ri­zio buon­gior­no, come va li’ in Ucraina?”

 Mau­ri­zio: “Bene, espe­rien­za mol­to den­sa e impor­tan­te. Dome­ni­ca ini­zia il  pro­gram­ma tosto, par­tia­mo per il fron­te qua­si, nei cam­pi pro­fu­ghi attac­ca­ti alle linee del fron­te, Ker­son, Odes­sa, Kiev..” 

Il sot­to­scrit­to: “Espe­rien­za mol­to corag­gio­sa, non é da tut­ti. Mau­ri, sin­ce­ra­nen­te, ciai pen­sa­te buo­ne?  Noi sia­mo, e pen­so tutti,….preoccupati per voi.”

 Mau­ri­zio: “Tran­quil­li non voglia­mo fare gli eroi,  fac­cia­mo quel­lo che si può fare….ma quan­do vedi quei bam­bi­ni e quel­le fami­glie ride­re per un’ ora e pian­ge­re quan­do vai via, capi­sci che esse­re li è importante.”

 25.9.23 Il sot­to­scrit­to: “Uaglio’ tut­to a posto?”

Mau­ri­zio: “Not­ta­ta com­pli­ca­ta ma tut­to bene ,ora ci sia­mo spo­sta­ti in una zona più tran­quil­la.  Anche oggi duran­te lo spet­ta­co­lo si sono sen­ti­te un po’ di granate”.

26.9.23 Il sot­to­scrit­to: “Mae­stro ci sei? Come pro­ce­de sul fron­te ucraino?”

Mau­ri­zio: “Sia­mo nel rifu­gio sot­to la scuo­la, han­no suo­na­to le sire­ne e per obbli­go si deve scen­de­re nei sotterranei”

27.9.23 Mau­ri­zio: “…Kar­kiv..”

Il sot­to­scrit­to:” Nel cuo­re del pro­ble­ma. Oggi Putin ha annun­cia­to la pro­du­zio­ne di nuo­ve armi nuclea­ri più poten­ti, dopo l’arrivo del segre­ta­rio di sta­to ame­ri­ca­no di ieri a Kiev. Stan­no arri­van­do in Ucrai­na i pri­mi car­rar­ma­ti ame­ri­ca­ni. La guer­ra si intensifica.”

29.9.23 Mau­ri­zio: “Quan­do sono nato la guer­ra era fini­ta da sedi­ci anni, mia madre ave­va trent’anni.  Quan­do era scop­pia­ta, lei ave­va 9 anni ed era una bam­bi­na bel­lis­si­ma, bion­da con gli occhi gran­di color del­le noc­cio­le. Quan­do ride­va face­va allar­ga­re il cuo­re e le pia­ce­va tan­tis­si­mo anda­re nel­la vil­la comu­na­le a gio­ca­re con le sorel­le e con le ami­che  Il suo pae­se, For­mia, era mera­vi­glio­sa­men­te ada­gia­to sul mare, ed ave­va le spiag­ge bion­de come i suoi capel­li. Dovet­te­ro scap­pa­re tut­ti quan­do comin­cia­ro­no a cade­re le pri­me bom­be, rifu­giar­si sul­le mon­ta­gne, e quan­do tut­to fini’, tor­na­ro­no dopo aver man­gia­to per tan­ti mesi, buc­ce di pata­te e gli avan­zi lascia­ti dai sol­da­ti, dopo esse­re scam­pa­te allo stu­pro del­le trup­pe maroc­chi­ne. Pen­sa­va di tro­va­re tut­to come pri­ma, ma era rima­sto un cumu­lo di mace­rie e le spiag­ge pie­ne di mine. 

Quan­do sono nato mia madre ave­va trent’anni, non ride­va sem­pre e nei suoi occhi ho impa­ra­to a leg­ge­re i sol­chi lascia­ti dal­la guerra 

Sarà per que­sto che sono qui in Ucrai­na, per ritro­va­re quel sor­ri­so e cer­ca­re di far­lo dura­re, di dire alle bam­bi­ne ed ai bam­bi­ni che fini­rà e che tro­ve­ran­no in quel sor­ri­so la for­za di cam­bia­re il mondo.

Mau­ri­zio Stammati


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Asso­cia­zio­ne cul­tu­ra­le gre­co-ita­lia­na “Il Faro” : GRAZIE MAURIZIO!!! GRAZIE  A TE E A TUTTE LE PERSONE CHE INSIEME A TE  STANNO PORTANDO A QUELLE BAMBINE E QUEI BAMBINI UN ATTIMO DI CONFORTO E DISTRAZIONE DAGLI ORRORI DELLA GUERRA

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Il messaggio del presepe

 This year’s nativity scene

The message of the manger”.

…il signi­fi­ca­ti­vo e spet­ta­co­la­re pre­se­pe, rea­liz­za­to da Padre Geor­gio Dagas, che per anni abbia­mo apprez­za­to ed ammi­ra­to  nel­la Chie­sa Cat­to­li­ca di S. Andrea a Patras­so… ora con­ti­nua la tra­di­zio­ne ad Ate­ne, nel­la Cat­te­dra­le Cat­to­li­ca di S.Dionisio, dove padre Geor­gio ha assun­to il suo nuo­vo incarico.

Coglia­mo l’occasione per augu­ra­re Buo­ne Feste e “buon lavo­ro” a Padre Geor­gio, ricor­dan­do­lo sem­pre con affet­to e sti­ma per la Sua dispo­ni­bi­li­tà, la Sua atti­va e costan­te col­la­bo­ra­zio­ne, duran­te il suo apo­sto­la­to a Patrasso.

PATRAS EVENTS

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Ambasciata ΙΤ. Elezioni politiche 2022

Cara/o con­na­zio­na­le,

La con­tat­to per infor­mar­la che è sta­to com­ple­ta­to oggi, in anti­ci­po rispet­to al ter­mi­ne indi­ca­to dal­la leg­ge, l’invio dei pli­chi con­te­nen­ti il mate­ria­le per vota­re alle Ele­zio­ni Poli­ti­che 2022.

 I pli­chi sono sta­ti spe­di­ti al suo reca­pi­to di resi­den­za, così come risul­ta dal­la sua iscri­zio­ne all’AIRE.

 L’Ambasciata ha orga­niz­za­to la spe­di­zio­ne in stret­to con­tat­to con le Poste elle­ni­che, che – su nostra sen­si­bi­liz­za­zio­ne – han­no con­fer­ma­to che ver­rà adot­ta­to ogni pos­si­bi­le accor­gi­men­to per assi­cu­ra­re una spe­di­zio­ne tem­pe­sti­va e moda­li­tà di con­se­gne sicu­re ed effi­ca­ci, con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to a colo­ro che vivo­no in zone remo­te o insulari.

 Qua­lo­ra, cio­no­no­stan­te, doves­se accor­ger­si nei pros­si­mi gior­ni (orien­ta­ti­va­men­te a par­ti­re da dome­ni­ca 11 set­tem­bre) che il pli­co non le è anco­ra sta­to con­se­gna­to, le sug­ge­ria­mo di:

 Ø Veri­fi­ca­re con il suo uffi­cio posta­le di rife­ri­men­to se il pli­co sia rima­sto per erro­re in gia­cen­za pres­so i loro loca­li e/o chie­de­re i tem­pi di con­se­gna previsti;

 Ø Qua­lo­ra l’esito del­la veri­fi­ca con le poste sia sta­to impro­dut­ti­vo, veri­fi­ca­re con la  Can­cel­le­ria con­so­la­re dell’Ambasciata (scri­ven­do a cancelleria.atene@esteri.it) se il pli­co non sia sta­to spe­di­to – per mero erro­re mate­ria­le attri­bui­bi­le alle Poste elle­ni­che – o per even­tua­li altri motivi.

 In ogni caso, Le ricor­do che a par­ti­re da dome­ni­ca 11 set­tem­bre 2022 gli elet­to­ri che non doves­se­ro aver rice­vu­to il pli­co elet­to­ra­le pres­so il pro­prio indi­riz­zo di resi­den­za pos­so­no fare richie­sta di un dupli­ca­to, secon­do le moda­li­tà già indi­ca­te nel­la pagi­na web dell’ Amba­scia­ta dedi­ca­ta alle ele­zio­ni poli­ti­che 2022.

 Col­go infi­ne l’occasione per ricor­dar­Le che:

 Ø – il ter­mi­ne ulti­mo entro cui il pli­co con i voti deve per­ve­ni­re all’Ambasciata è gio­ve­dì 22 set­tem­bre, ore 16 loca­li e che – in alter­na­ti­va alla spe­di­zio­ne posta­le – è sem­pre pos­si­bi­le con­se­gna­re di per­so­na il pli­co elet­to­ra­le pres­so la Can­cel­le­ria con­so­la­re dell’Ambasciata, sen­za appun­ta­men­to, negli ora­ri di aper­tu­ra al pub­bli­co;

Ø – In osse­quio all’articolo 48 del­la Costi­tu­zio­ne (“il voto è per­so­na­le ed egua­le, libe­ro e segre­to”), Le ram­men­to – su indi­ca­zio­ne del Mini­ste­ro degli Affa­ri Este­ri e del­la Coo­pe­ra­zio­ne Inter­na­zio­na­le – che:

o –  l’elettore ha l’obbligo di custo­di­re per­so­nal­men­te il mate­ria­le elet­to­ra­le invia­to­gli dall’Ambasciata;

o  – è asso­lu­ta­men­te vie­ta­to cede­re il mate­ria­le elet­to­ra­le a ter­zi;

o  – chi vio­la le dispo­si­zio­ni in mate­ria incor­re nel­le san­zio­ni pre­vi­ste dal­la Leg­ge. L’art. 18 del­la L. 459/2001 dispo­ne: “1. Chi com­met­te in ter­ri­to­rio este­ro talu­no dei rea­ti pre­vi­sti dal testo uni­co del­le leg­gi recan­ti nor­me per la ele­zio­ne del­la Came­ra dei depu­ta­ti, di cui al decre­to del Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca 30 mar­zo 1957, n. 361, e suc­ces­si­ve modi­fi­ca­zio­ni, è puni­to secon­do la leg­ge ita­lia­na. Le san­zio­ni pre­vi­ste all’articolo 100 del cita­to testo uni­co, in caso di voto per cor­ri­spon­den­za, si inten­do­no rad­dop­pia­te. 2. Chiun­que, in occa­sio­ne del­le ele­zio­ni del­le Came­re e dei refe­ren­dum, vota sia per cor­ri­spon­den­za che nel seg­gio di ulti­ma iscri­zio­ne in Ita­lia, ovve­ro vota più vol­te per cor­ri­spon­den­za è puni­to con la reclu­sio­ne da uno a tre anni e con la mul­ta da 52 euro a 258 euro”.

 Nell’assicurarLe che sia io che tut­ta la squa­dra dell’Ambasciata rima­nia­mo a sua com­ple­ta dispo­si­zio­ne per even­tua­li richie­ste d’informazioni, Le invio i miei più cor­dia­li salu­ti. 

 

Ales­san­dro Tutino

Capo del­la Can­cel­le­ria Consolare

Capo dell’Ufficio Politico-Stampa

Pri­mo Segretario

 

Amba­scia­ta d’Italia ad Atene

Odos Seke­ri, 2 – Atene

https://ambatene.esteri.it

T + +30 210 3617260

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(Ελληνικά) Δ. Δημητρόπουλος: Το δικό μας τρενάκι… “σκάλες Αγ. Νικολάου”

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Lucilla Trapazzo

Lucil­la Tra­paz­zo… “Let­te­re a Francesca”

per vede­re il VIDEO clic­ca­re … qui

“nata a Cas­si­no, vive a Zuri­go. Dopo una lau­rea in Let­te­ra­tu­ra tede­sca pres­so l’Università La Sapien­za di Roma, un master in film & video all’Università ame­ri­ca­na di Washing­ton, DC, una for­ma­zio­ne con­ti­nua in arte e tea­tro… lavo­ra come attri­ce, cri­ti­co e traduttrice.
La sua atti­vi­tà spa­zia tra poe­sia (vin­ci­tri­ce di diver­si pre­mi, pub­bli­ca­zio­ni in anto­lo­gie e libri d’arte inter­na­zio­na­li, festi­val), tea­tro (labo­ra­to­ri didat­ti­ci, regia, reci­ta­zio­ne), video-instal­la­zio­ni e cri­ti­che letterarie.
Nel­le sue ini­zia­ti­ve mira ad una sin­te­si di tut­ti i diver­si lin­guag­gi arti­sti­ci. le sue ope­re sono sta­te espo­ste in diver­se mostre e festi­val internazionali”.

VIDEOCaria­ti­di

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I Fari…” a Sarajevo

SARAJEVO: DOMANI E’ UN ALTRO SOGNO…..SI VEDRA’!
(Viag­gio di un can­ta­sto­rie nei cam­pi pro­fu­ghi del­la vergogna)
di Lui­gi Gugliotta

Si è con­clu­so da poco il Festi­val dei Tea­tri d’Arte Medi­ter­ra­nei e già la squa­dra del Tea­tro B.Brecht di For­mia, capi­ta­na­ta dal Mae­stro Mau­ri­zio Stam­ma­ti, vol­ge le vele ver­so l’altra spon­da del Mar Adria­ti­co, in Bosnia, a Sara­je­vo. Sap­pia­mo tut­ti che il Mae­stro Stam­ma­ti non fini­rà mai di stu­pir­ci cor­ren­do a distri­bui­re un sor­ri­so, un atti­mo di gio­ia e spen­sie­ra­tez­za in quel­le par­ti del mon­do ove pover­tà, sof­fe­ren­za e ingiu­sti­zia pic­chia­no più for­te; lì ove la digni­tà del­le per­so­ne vie­ne mes­sa in secon­do pia­no da guer­re, inte­res­si eco­no­mi­ci e spar­ti­zio­ne di ter­ri­to­ri; lì ove il capi­ta­li­smo sfre­na­to e gli affa­ri avve­le­na­no l’ambiente, deva­stan­do­lo e detur­pan­do­lo, e le popo­la­zio­ni loca­li sono cac­cia­te con la for­za e la vio­len­za dai loro ter­ri­to­ri, costret­te a fug­gi­re e ad abban­do­na­re beni ed affet­ti di un foco­la­re dome­sti­co. Que­sta vol­ta è l’Europa ad atti­ra­re l’attenzione di Mau­ri­zio; si l’antica Euro­pa del­le gran­di poten­ze colo­nia­li che, dopo la secon­da Guer­ra mon­dia­le (anche se fra tan­te con­trad­di­zio­ni), sem­bra­va eri­ger­si a pala­di­na del­la Demo­cra­zia, del benes­se­re e del­lo svi­lup­po socia­le; un’ Euro­pa fon­da­ta sul con­cet­to di libe­ra cir­co­la­zio­ne del­le mer­ci e del­le gen­ti ma pri­va nei suoi fon­da­men­ti di soli­da­rie­tà ed acco­glien­za. Ad un’Europa del benes­se­re guar­da­no, con la spe­ran­za di una vita miglio­re per loro ed i loro figli, cen­ti­na­ia di miglia­ia di per­so­ne che fug­go­no da quel­le situa­zio­ni di males­se­re e vio­len­za sum­men­zio­na­te. Sono uomi­ni, don­ne e bam­bi­ni, gio­va­ni ed anzia­ni, In fuga dai loro pae­si di ori­gi­ne distan­ti miglia­ia di chi­lo­me­tri; dopo lun­ghi viag­gi di mesi a pie­di o con mez­zi di for­tu­na, vit­ti­me di gen­te sen­za scru­po­li pron­ti ad arraf­fa­re i pochi dena­ri che han­no con se, spes­so respin­ti alle fron­tie­re e sbal­lot­ta­ti da uno sta­to all’altro, si ammas­sa­no in accam­pa­men­ti spon­ta­nei all’aperto, pri­vi di ogni for­ma di con­for­to, espo­sti a malat­tie ed a tut­ti i tipi di vio­len­za (anche inter­na ai grup­pi etni­ci in fuga), per lo più scal­zi, mal­ve­sti­ti ed affa­ma­ti. Mal­vi­sti dal­le popo­la­zio­ni del luo­go ove si accam­pa­no, sono ani­ma­ti solo dal desi­de­rio di rag­giun­ge­re paren­ti ed ami­ci nel­la Mit­te­leu­ro­pa; bloc­ca­ti da muri spi­na­ti, da ser­vi­zi di sor­ve­glian­za e dal­la ottu­si­tà di alcu­ni gover­nan­ti europei
(che in essi vedo­no una con­ta­mi­na­zio­ne raz­zia­le) sta­zio­na­no anni in que­sti cam­pi del­la dispe­ra­zio­ne o nei cosid­det­ti cen­tri di acco­glien­za profughi.
In que­ste ter­re di nes­su­no, ove spes­so sono assen­ti i ser­vi­zi più ele­men­ta­ri, essi aspet­ta­no che altri deci­da­no del loro desti­no e del­la loro vita. A noi Euro­pei que­sto basta per ripu­lir­ci la coscien­za: trat­te­nia­mo i pro­fu­ghi, (per­so­ne come noi !), in recin­ti ove for­se sog­gior­ne­ran­no per anni sen­za un futu­ro per loro ed i loro figli, alla mer­cé di ele­mo­si­ne inter­na­zio­na­li o paghia­mo affin­ché qual­cun altro (Tur­chia docet) ci sba­raz­zi del pro­ble­ma. Le paro­le uma­ni­tà e soli­da­rie­tà diven­ta­no solo voci di un voca­bo­la­rio! In un cam­po pro­fu­ghi del­la Bosnia ritro­via­mo Mau­ri­zio ed I suoi com­pa­gni di viag­gio a por­ta­re un sor­ri­so, calo­re, con­for­to e tan­ta uma­ni­tà a quel­le gen­ti (afga­ni, ira­che­ni, siria­ni, cur­di ecc. ecc, gran­di e bam­bi­ni), pri­va­te di tut­to; pri­va­te del­la loro quo­ti­dia­ni­tà (a cui noi occi­den­ta­li non fac­cia­mo più atten­zio­ne, come pren­de­re un caf­fè al bar, o anda­re dal bar­bie­re o dal­la par­ruc­chie­ra), pri­va­te degli affet­ti dei loro cari ed ami­ci (for­se mor­ti sot­to le bom­be o nel­la fuga), ma soprat­tut­to pri­va­te del­la loro digni­tà di esse­ri umani.

Ma leg­gia­mo cosa ci dice il Mae­stro Stam­ma­ti, (dal suo dia­rio di viaggio):

Sara­je­vo 4 otto­bre ’21
C’è un’intera uma­ni­tà in peren­ne movi­men­to, che la mat­ti­na non ha un bar dove anda­re sem­pre a fare cola­zio­ne, per un caf­fè. Non ha una scuo­la dove por­ta­re i figli, un uffi­cio, un can­tie­re, un tre­no che lo accom­pa­gni al lavo­ro. C’è una inte­ra uma­ni­tà fat­ta di don­ne, uomi­ni, ragaz­ze, ragaz­zi, bam­bi­ne, bam­bi­ni, mani, occhi, capel­li, pie­di, pro­prio ugua­li a noi insom­ma, che non han­no tut­to que­sto per­ché qual­cun altro ha deci­so che la loro cit­tà, la loro scuo­la non è più la loro e da lì li han­no cac­cia­ti, bom­bar­da­ti, mal­trat­ta­ti, tor­tu­ra­ti o sem­pli­ce­men­te spa­ven­ta­ti, e da lì sono anda­ti via con le buste, le bor­se, le vali­gie tra­sfor­ma­te in case e le scar­pe tra­sfor­ma­re in stra­de, sen­tie­ri, con­fi­ni da oltre­pas­sa­re. Un pez­zet­to di que­sta Uma­ni­tà abbia­mo incon­tra­to a Sara­je­vo, in uno dei vari cam­pi pro­fu­ghi dove ven­go­no accol­ti per poter ripo­sa­re, rifo­cil­lar­si e ripren­de­re la fuga ver­so un altro­ve che non è ben definito.
Entra­re in un luo­go così è come sve­gliar­si nel sogno di un altro, non sai bene chi hai davan­ti, per­ché si tro­va lì e cosa pen­sa di te, visto che non scap­pi da nes­su­no e una casa e un bar ce l’hai.
Ma il tea­tro è mera­vi­glio­so, per­ché mi ha inse­gna­to ad aspet­ta­re, ad aspet­ta­re di entra­re, ad aspet­ta­re la bat­tu­ta per par­la­re, aspet­ta­re di suo­na­re e di can­ta­re, mi ha inse­gna­to ad ascol­ta­re. E così dopo un mat­ti­no tra­scor­so tra un the e un ping pong, una par­ti­ta a car­te e una risa­ta, ecco che par­te una para­ta pic­co­la pic­co­la, un tam­bu­ro, un orga­net­to e un paz­ze­riel­lo mar­chi­gia­no e il cam­po si tra­sfor­ma, si sve­glia da quel sogno e allo­ra tut­ti sgor­ga­no sor­ri­si, tut­ti voglio­no bat­te­re le mani, tut­ti voglio­no tam­mur­ria­ta, taran­tel­la e Bel­la Ciao. Lì, al cam­po, Afga­ni, Siria­ni, Ira­che­ni, Cur­di la cono­sco­no tut­ti, è un po’ anche la loro.

così il pri­mo e cari­co di sor­ri­si, pac­che sul­le spal­le, giro­ton­di e nasi ros­si è fat­to. Doma­ni…. doma­ni è un altro sogno e sì vedrà!!

Sara­je­vo 6 otto­bre ’21
Come il pito­ne cam­bia pel­le anche il cam­po cam­bia, muta, non è mai ugua­le. Oggi non c’è il sole, l’autunno annun­cia il suo tar­di­vo arri­vo con fred­do e piog­gia, tut­ti sono più nuvo­lo­si, ma c’è una cosa che non cam­bia, qua al cam­po, sono le scar­pe. Ieri con il sole sem­bra­va di sta­re in un cam­peg­gio, oggi no, vede­re in mol­ti resta­re con le infra­di­to, face­va male, sopra­tut­to se era­no bambini.
Oggi labo­ra­to­rio burat­ti­ni, in pochis­si­mi arri­va­no, ma basta imbrac­cia­re un Tam­bu­ro e come alla manie­ra dei veri ban­di­to­ri, nel mio ingle­se incom­pren­si­bil­men­te com­pren­si­bi­le, come pesci in un acqua­rio cor­ro­no i bam­bi­ni, la gior­na­ta si pro­spet­ta ric­ca di avven­tu­re. Car­ta, car­to­ne, nastro, un po’ di stof­fa ed è fat­ta, tut­ti a met­ter­ci le mani a fare nasi, orec­chie, bel­lis­si­me le bam­bi­ne dai nomi impro­nun­cia­bi­li, distin­te, ele­gan­ti, prin­ci­pes­se di ter­re lon­ta­ne fug­gi­te da dra­ghi e stre­go­ni male­fi­ci, i loro sono burat­ti­ni con il velo sul capo o con la ban­da­na sul­la bocca.


Pio­ve, pio­ve duro e il cam­po cam­bia, cam­bia anco­ra, sot­to una tet­to­ia con legna di recu­pe­ro si accen­de un fuo­co, una radio can­ta afga­no e i gio­va­ni par­to­no a dan­za­re, una di loro indos­sa un abi­to rea­liz­za­to dal­la sar­to­ria del cam­po, e d’un trat­to sia­mo tor­na­ti a casa loro, il rit­mo del­le mani si fa for­te, la tet­to­ia sj affol­la, ci si abbrac­cia. Ma la piog­gia non abbas­sa la sua for­za, i bam­bi­ni sem­bra non accor­ger­se­ne e sguaz­za­no tra poz­zan­ghe­re e gron­da­ie. all’uscita incro­cia­mo una lun­ga fila di dolo­re, come un rosa­rio fat­to di per­so­ne e fami­glie inte­re al can­cel­lo alli­nea­ti che aspet­ta­no di entra­re, per loro sem­bra non esser­ci la piog­gia, non c’è fred­do, solo dolo­re nel­le mani che por­ta­no il pas­sa­to e negli occhi che non vedo­no futu­ro. Sì, il cam­po è come un gran­de pito­ne, ingo­ia ogni cosa… noi… loro… tutti…

Sara­je­vo 7 otto­bre ‘21
“The Game” è il nome che vie­ne dato dai migran­ti, qui in Bosnia, al ten­ta­ti­vo di attra­ver­sa­men­to di una fron­tie­ra. Come suc­ce­de nel­la mag­gior par­te dei casi, i “gio­ca­to­ri in fuga” ven­go­no indi­vi­dua­ti, a vol­te spo­glia­ti dei pro­pri dirit­ti di esse­ri uma­ni e riman­da­ti indie­tro al pun­to di par­ten­za. Quan­do ho intui­to che qual­cu­no al cam­po si sta­va pre­pa­ran­do al Game, mi si è stret­to il cuo­re. C’è chi, qui al cam­po, lo ha pro­va­to 3/5/10 vol­te, e non è pas­sa­to. Ci sono fami­glie che sono qui da 2/3/4 anni e anco­ra non rie­sco­no a vin­cer­lo “sto Game”. Ven­go­no por­ta­ti ,da chi pren­de loro i pochi sol­di che han­no , su tra i boschi, e pro­va­no a pas­sa­re il con­fi­ne… il più del­le vol­te ven­go­no inter­cet­ta­ti e rispe­di­ti indietro.
Ecco The Game… il gio­co che non è un gioco .
Oggi inve­ce un gio­co vero lo abbia­mo por­ta­to al cam­po, IL TEATRO, pio­ve tan­to, la mat­ti­na non sia­mo anda­ti, era­va­mo in una scuo­la a fare lo spet­ta­co­lo, ma appe­na il nostro pul­mi­no ha pas­sa­to i con­trol­li all’ingresso del cam­po, un pic­co­lo cor­teo festan­te ci ha segui­to per annun­cia­re il nostro arri­vo. Sono solo tre gior­ni ma sia­mo già par­te di loro. Sot­to una tet­to­ia in poco tem­po con fuo­ri che gron­da acqua e fred­do, mon­tia­mo barac­ca e burat­ti­ni, un po’ di sedie ed è subi­to magia, occhi che si accen­do­no, mani che sbat­to­no, risa­te che si rin­cor­ro­no. Ci sono tut­te le età, dai pic­co­lis­si­mi, agli ado­le­scen­ti, agli adul­ti, tut­ti i vol­ti del­la ter­ra, la voce si spar­ge in un atti­mo e il mira­co­lo di un po di nor­ma­li­tà acca­de …pul­ci­nel­la vin­ce sem­pre, è come loro, un migran­te seco­la­re che tra la vita e la mor­te pro­va a supe­ra­re tut­to quel­lo che gli toc­ca in sor­te… pro­prio come loro. Un buf­fo can­ta­sto­rie, gli rac­con­ta dell’Arca di Noè e i più gran­di tra­du­co­no in per­sia­no per i più pic­co­li e sia­mo in un ovun­que che è la sto­ria del mon­do, del rac­con­to, si fa silen­zio, i bam­bi­ni si abban­do­na­no all’ascolto… poi tor­na pul­ci­nel­la con­tro tut­ti e tor­na l’allegria.

Al cam­po c’è gen­te che entra anche solo per un piat­to cal­do, per poi pro­va­re “The Game” e intan­to pio­ve, pio­ve duro, come il fred­do che ini­zia a pun­ge­re la pel­le… chis­sà che que­sta not­te, qual­cu­no di quei bim­bi, pen­san­do a Pul­ci­nel­la, tra quei boschi bagna­ti, rie­sca a vin­cer­lo il suo Game, rie­sca a far­la una per­nac­chia alla pau­ra, rie­sca a sve­gliar­si doma­ni in un mon­do nor­ma­le, dove i bam­bi­ni van­no a scuo­la e tra i boschi ci van­no a fare i fun­ghi e le casta­gne, non a gio­car­si la vita a testa e cro­ce. A vol­te …”…vuless’ arrub­ba’, sen­za me fa vede’, tut­te e fac­ce da gen­te…” ( cit. Pino Daniele)

Sara­je­vo 9 otto­bre ‘21
Che cosa resta di que­sti gior­ni di vita, di sguar­di, di pie­di scal­zi, tuti­ne e pigia­mi­ni, che com­bat­to­no il gelo che scen­de, la piog­gia che bat­te e tut­to quel­lo che ci sia­mo rac­con­ta­ti, di que­sta onda di migran­ti, que­sto tzu­na­mi di uomi­ni e di don­ne, che sono loro ma sia­mo anche noi, sono i nostri non­ni, le nostre madri migran­ti, ai qua­li han­no ruba­to tut­to, la casa, gli affet­ti, la digni­tà di esse­ri uma­ni, spo­glia­ti, umi­lia­ti a vol­te cal­pe­sta­ti… resta­no i sor­ri­si, i sor­ri­si e la voglia di mera­vi­gliar­si, di un naso ros­so, di un burat­ti­no che sbat­te la testa, di un pal­lo­ne a for­ma di mon­do pal­leg­gia­to dal­le mani di tut­ti i colori…

Il deru­ba­to che sor­ri­de ruba qual­co­sa al ladro ma il deru­ba­to che pian­ge ruba qual­co­sa a se stes­so, per­ciò io vi dico: fin­ché sor­ri­de­rò tu non sarai perduta.
L’essenza del­la vita non sarà per­du­ta se l’umanità sarà anco­ra capa­ce di sor­ri­de­re, affa­sci­nar­si, com­muo­ver­si, ruban­do qual­co­sa agli innu­me­re­vo­li ladri di iden­ti­tà, dia­bo­li­ci dis­si­mu­la­to­ri del­la realtà”.
Pier­pao­lo Pasolini
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* Cliccare…
Siria, le ‘feri­te invi­si­bi­li’ sui bimbi:

Siria.Campi pro­fu­ghi devastati…

Siria, cam­pi pro­fu­ghi diventati….

Siria, il fred­do che uccide…

In Siria la gen­te vive in con­di­zio­ni disumane

Resta­re nel­la complessità

I dimen­ti­ca­ti di Lipa, intrappolati…

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Elezioni Com.It.Es 2021

Cam­pa­gna infor­ma­ti­va Ele­zio­ni Com.It.Es 2021

Cara Con­na­zio­na­le, Caro Connazionale, 

il 3 dicem­bre 2021 si ter­ran­no le ele­zio­ni per il rin­no­vo dei Comi­ta­ti per gli Ita­lia­ni all’estero (Com.It.Es).

I Com.It.Es sono orga­ni­smi rap­pre­sen­ta­ti­vi del­la col­let­ti­vi­tà ita­lia­na e ope­ra­no per l’integrazione del­la comu­ni­tà ita­lia­na resi­den­te nel Pae­se stra­nie­ro in cui si tro­va­no. I Com.It.Es svol­go­no diver­se atti­vi­tà di soste­gno ai con­na­zio­na­li: pos­so­no offri­re indi­ca­zio­ni per la ricer­ca di una abi­ta­zio­ne, sul siste­ma pen­sio­ni­sti­co o su come iscri­ve­re i bam­bi­ni alle scuo­le; pos­so­no inol­tre orga­niz­za­re semi­na­ri, incon­tri e con­fe­ren­ze, cor­si di lin­gua, di for­ma­zio­ne e di aggior­na­men­to pro­fes­sio­na­le, ini­zia­ti­ve cul­tu­ra­li di pro­mo­zio­ne del­la cul­tu­ra ita­lia­na e di scam­bio, ricrea­ti­ve o sportive.

A que­sto impor­tan­te appun­ta­men­to elet­to­ra­le potran­no par­te­ci­pa­re i cit­ta­di­ni ita­lia­ni mag­gio­ri di 18 anni già iscrit­ti all’AIRE (ana­gra­fe degli ita­lia­ni resi­den­ti all’estero) alla data del 3 giu­gno 2021. Le ele­zio­ni si svol­go­no per cor­ri­spon­den­za: l’Ambasciata man­de­rà il pli­co elet­to­ra­le per posta ai soli elet­to­ri che entro il 3 novem­bre chie­de­ran­no di esse­re iscrit­ti nell’elenco elet­to­ra­le per le ele­zio­ni dei Com.It.Es.

È pos­si­bi­le iscri­ver­si sin da ora nel­le liste elet­to­ra­li dell’Ambasciata attra­ver­so il por­ta­le dei ser­vi­zi con­so­la­ri Fast It, dispo­ni­bi­le a que­sto link:
https://serviziconsolari.esteri.it/ScoFE/index.sco.

Il ser­vi­zio di iscri­zio­ne nel­le liste elet­to­ra­li è rag­giun­gi­bi­le sele­zio­nan­do la voce “Ana­gra­fe con­so­la­re e AIRE”, e poi “Doman­da di iscri­zio­ne nell’elenco elet­to­ra­le per le ele­zio­ni dei COMITES”. La pro­ce­du­ra su Fast It sarà inte­ra­men­te gui­da­ta, digi­ta­le, rapi­da e sicu­ra.

In alter­na­ti­va a Fast It è pos­si­bi­le com­pi­la­re e far per­ve­ni­re il modu­lo per l’iscrizione nell’elenco elet­to­ra­le per le ele­zio­ni dei Com.It.Es, con­se­gnan­do­lo di per­so­na, invian­do­lo per posta o via mail/PEC, aven­do cura di segui­re le moda­li­tà descrit­te nell’approfondimento pub­bli­ca­to sul sito dell’Ambasciata.

Nel mede­si­mo appro­fon­di­men­to sono indi­ca­te anche le moda­li­tà per la pre­sen­ta­zio­ne del­le liste dei can­di­da­ti e la loro sottoscrizione.

Per mag­gio­ri infor­ma­zio­ni sul­la real­tà dei Com.It.Es, visi­ta i siti isti­tu­zio­na­li del­la Far­ne­si­na (www.esteri.it) e dell’Ambasciata e i loro cana­li social.

Can­cel­le­ria Con­so­la­re ad Atene
Patriar­chou Ioa­kim 38, 10675, Atene

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ANTONIO SMIRIGLIA QUARTET

…da… “I Fari…ritornano”

ANTONIO SMIRIGLIA, UN VOLTO ED UN’ANIMA DELLA MUSICA SICILIANA POPOLARE

Tor­na a cal­ca­re il pal­co dei con­cer­ti, dopo la pau­sa for­za­ta impo­sta col divie­to di con­cer­ti e mani­fe­sta­zio­ni arti­sti­che, per evi­ta­re l’espandersi dei con­ta­gi da Covid-19, Anto­nio Smi­ri­glia col suo nuo­vo grup­po (Anto­nio Smi­ri­glia quar­tet) in una serie di con­cer­ti che si ter­ran­no in Sici­lia e non solo. 

Anto­nio Smiriglia,oggi uno degli espo­nen­ti più inte­res­san­ti del­la musi­ca popo­la­re d’autore di Sici­lia, nasce a Gala­ti Mamer­ti­no, un pae­si­no a cir­ca mil­le metri di altez­za, immer­so nei boschi dei Nebro­di del­la Sici­lia nord-orien­ta­le. Qui si for­ma musi­cal­men­te, evi­den­zian­do già da gio­va­nis­si­mo un inte­res­se ed un’attitudine per la musi­ca popo­la­re e di tradizione.
La sua voce ed il suo vol­to bene inter­pre­ta­no gli ele­men­ti arti­sti­ci del­la tra­di­zio­ne sici­lia­na e ben rap­pre­sen­ta­no l’energia ed il pathos del­le sue esibizioni .
Co-fon­da­to­re e già voce lea­der nel grup­po “Discan­to Sicu­lo”, par­te­ci­pa a vari Festi­vals e ras­se­gne musi­ca­li nazio­na­li ed anche este­re (Tuni­sia, Gre­cia ecc. ecc.).
Ricer­ca­to­re ed auto­re di bra­ni del­la tra­di­zio­ne, già diret­to­re arti­sti­co de “I Can­to­ri del­la tra­di­zio­ne”, for­ma­zio­ne di can­ti cora­li di tra­di­zio­ne dei Mon­ti Nebro­di, fu chia­ma­to dal com­pian­to Mae­stro Fran­co Bat­tia­to a pre­sen­zia­re col sum­men­zio­na­to grup­po all’uscita del suo ulti­mo libro (“Attra­ver­san­do il bar­do, sguar­di sull’aldilà”), per inter­pre­ta­re bra­ni devo­zio­na­li (ricor­dia­mo “U cun­tu”) com­po­sti dal Mae­stro mede­si­mo recen­te­men­te scomparso.
Ha col­la­bo­ra­zio­ni con vari arti­sti nazio­na­li; come voce soli­sta col­la­bo­ra col noto Mae­stro Ambro­gio Spa­ra­gna (fon­da­to­re dell’Orchestra Popo­la­re Ita­lia­na e del grup­po Fini­ster­re, già diret­to­re arti­sti­co del Festi­val del­la Taran­ta nel Salen­to, ecc. ecc.) per con­cer­ti a Roma (pres­so l’Auditurium Par­co del­la Musi­ca) e a Paler­mo con l’Orchestra di Arci Tavo­la Tonda.
Anto­nio Smi­ri­glia anno­ve­ra al suo atti­vo tre lavo­ri discografici:
1.”Ventu d’amuri”, (con il “Discan­to Siculo”)
2. “Vin­ni a can­ta­ri” (con “I Can­to­ri del­la tradizione”)
3. “Susi­ti Bed­da” (con “I Can­to­ri del­la tradizione”)
A que­sti aggiun­gia­mo un quar­to lavo­ro da soli­sta dal tito­lo “Aman­ti, San­ti e Navi­gan­ti”, in uscita.
Que­sta esta­te 2021 Anto­nio Smi­ri­glia si pre­sen­ta in un quar­tet­to così composto:
Anto­nio Smi­ri­glia: Voce
Fabio Soda­no: Flau­to tra­ver­so, otta­vi­no, sax sopra­no e flau­to di canna
Tani­no Laz­za­ro: Fisar­mo­ni­ca
Miche­le Pic­cio­ne: Tam­bu­ri a cor­ni­ce marranzano

* dr.Luigi Gugliotta *

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I Fari…” ritornano

Formia, Agosto 2021 :Torna il Festival dei Teatri d’Arte Mediterranei

a cura di: dr.Luigi Gugliotta


Dal 24 al 29 ago­sto 2021,
a cura del Mae­stro Mau­ri­zio Stammati
e del col­let­ti­vo Tea­tro Ber­tolt Bre­cht di Formia,
tor­na la ras­se­gna del “Festi­val dei Tea­tri d’arte mediterranei”
con un pro­gram­ma ric­co di even­ti cul­tu­ra­li (con­cer­ti, spet­ta­co­li tea­tra­li, mostre , pre­sen­ta­zio­ni libri ed auto­ri ecc.), diret­ti ad un pub­bli­co di tut­te l’età; come di tra­di­zio­ne, cor­ni­ce del­lo spet­ta­co­lo saran­no i luo­ghi ame­ni e sto­ri­ci del­la cit­ta­di­na di For­mia e dintorni.


La mani­fe­sta­zio­ne é un vero e pro­prio atto di corag­gio; lo sfor­zo orga­niz­za­ti­vo di essa cade sul­le spal­le dei sum­men­zio­na­ti cura­to­ri M.Stammati e col­la­bo­ra­to­ri, cosi come gros­sa par­te del peso eco­no­mi­co di essa, nono­stan­te l’aiuto volon­ta­rio di impren­di­to­ri, aman­ti del­la cul­tu­ra, del­la zona for­mia­na e non . Il Festi­val arri­va dopo un gros­so perio­do di buio e silen­zio, cau­sa Covid-19, del­la cul­tu­ra in gene­re; esso con­ti­nua una tra­di­zio­ne che, con gran­de digni­tà e suc­ces­so, il Col­let­ti­vo Ber­tolt Bre­cht por­ta avan­ti da anni in Ita­lia ed anche all’estero (ricor­dia­mo il “Festi­val dei Fari del Medi­ter­ra­neo”, Patras­so Mag­gio 2019).
Tra i nume­ro­si even­ti segna­lia­mo con pia­ce­re una nostra cono­scen­za ami­ca, esi­bi­to­si già nel pas­sa­to, più di una vol­ta, anche in Patras­so; ci rife­ria­mo all’artista Anto­nio Smi­ri­glia in “Anto­nio Smi­ri­glia quar­tet” che la sera del 25.8 si esi­bi­rà pres­so l’Area Arche­lo­gi­ca Capo­se­le, in “Voci del Medi­ter­ra­neo”.

AGO 25
Festi­val dei tea­tri d’arte medi­ter­ra­nei – Voci del Mediterraneo
orga­niz­za­to da Tea­tro Ber­tolt Brecht
concerto
ANTONIO SMIRIGLIA QUARTET
25 ago­sto ore 22:00
Area archeo­lo­gi­ca Capo­se­le, Formia

Con­tri­bu­to 5 euro
Pre­no­ta­zio­ne obbli­ga­to­ria on line
https://www.eventbrite.com/e/biglietti-festival-dei-teatri-darte-mediterranei-voci-del-mediterraneo-165055596733?aff=erelexpmlt

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Ambasciata it._BANDO Borse di studio


Ban­do per l’assegnazione di bor­se di stu­dio offer­te dal Gover­no ita­lia­no a stu­den­ti stranieri

Gen­ti­lis­si­mi,
con la pre­sen­te si ren­de noto che sul por­ta­le Stu­dy­i­ni­ta­ly è sta­to pub­bli­ca­to il ban­do per l’assegnazione del­le bor­se di stu­dio per l’a.a. 2021-2022, offer­te dal Gover­no ita­lia­no a stu­den­ti stra­nie­ri e ita­lia­ni resi­den­ti all’estero (IRE), con sca­den­za per la pre­sen­ta­zio­ne del­le can­di­da­tu­re fis­sa­ta al 13 luglio 2021.
Si tra­smet­te il sud­det­to ban­do in lin­gua ita­lia­na ed lin­gua ingle­se, con pre­ghie­ra di dar­ne mas­si­ma dif­fu­sio­ne attra­ver­so i pro­pri canali.
Con un cor­dia­le saluto,

Chia­ra Tateo

Amba­scia­ta d’Italia
(+30) 210 36 17 260
ambatene.esteri.it
Twit­ter: @ItalyinGreece

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Umberto Galimberti

UNO DEI DISCORSI PIU’ SENSATI …
clic­ca­re… video

QUANDO LA RAZIONALITÀ ESCLUDE L’EMOTIVITÀ : L’ETÀ DELLA TECNICA –
clic­ca­re… video

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Info Ambasciata It.

Gen­ti­le Signo­ra, Gen­ti­le Signore,
Qua­lo­ra ci abbia con­tat­ta­to per dub­bi sul­la nor­ma­ti­va anti-Covid per fare ingres­so in Ita­lia pro­ve­nen­do dal­la Gre­cia può fare rife­ri­men­to a que­sto comu­ni­ca­to dell’Ambasciata.

Nel caso sia inte­res­sa­ta all’evoluzione del­la situa­zio­ne coro­na­vi­rus in Gre­cia, alle moda­li­tà per recar­si in Gre­cia o abbia que­si­ti con­nes­se al set­to­re turi­sti­co la pre­ghia­mo di fare rife­ri­men­to alle infor­ma­zio­ni pub­bli­ca­te su que­sto appro­fon­di­men­to a cura dell’Ambasciata.

Qua­lo­ra ci abbia con­tat­ta­to per gli altri ser­vi­zi con­so­la­ri Le con­fer­mia­mo che la Sua richie­sta è sta­ta inol­tra­ta all’ufficio com­pe­ten­te che prov­ve­de­rà quan­to pri­ma a risponderLe.
La invi­tia­mo comun­que a pren­de­re visio­ne del sito dell’Ambasciata dove potrà tro­va­re det­ta­glia­te infor­ma­zio­ni riguar­do ai nostri servizi:

Docu­men­ti di viag­gio (Pas­sa­por­ti, car­te di iden­ti­tà, cosa fare in caso di fur­to o smar­ri­men­to dei docu­men­ti, etc) 

Infor­ma­zio­ni sul­lo sta­to civi­le (Nasci­ta, matri­mo­nio, divor­zio, mor­te, unio­ni civi­li, cam­bio nomi) 

• Clic­ca qui per tro­va­re i modu­li per richie­de­re un ser­vi­zio consolare 

• Come pos­so pre­sen­ta­re una doman­da di visto?

• Infor­ma­zio­ni per effet­tua­re gli stu­di in Ita­lia

• Infor­ma­zio­ni sul­le paten­ti di gui­da

• Infor­ma­zio­ni sul­la radia­zio­ne di auto­vei­co­li con tar­ga ita­lia­na per esportazione 

• Con­tat­ti del­la rete con­so­la­re onoraria

Nell’augurarle un buon pro­se­gui­men­to di gior­na­ta, Le invia­mo i nostri più cor­dia­li saluti.

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Il segreto della palestra di Platone

Per il filo­so­fo gre­co ani­ma e cor­po era­no lega­te. Per que­sto chie­de­va che venis­se­ro alle­na­te entram­be. In uno slan­cio ascetico

I cor­pi si con­tor­co­no sot­to il cal­do sole di Gre­cia. Un gio­va­ne cade, atter­ra­to da un col­po tre­men­do, e la sab­bia – finis­si­ma – gli resta incol­la­ta addosso.Il ragaz­zo si rial­za, bar­col­lan­do un po’. Alza lo sguar­do e pian­ta i pie­di a ter­ra. Ruo­ta il pro­prio cor­po e sfer­ra un pugno mici­dia­le. Il suo avver­sa­rio crol­la. Immobile.

Poco distan­te, sot­to un colon­na­to, un uomo guar­da sod­di­sfat­to quei ragaz­zi alle­nar­si. E’ Pla­to­ne, il fon­da­to­re dell’Accademia. E’ sta­to lui, qual­che anno pri­ma, a conia­re il ter­mi­ne phi­lo­so­phia (amo­re per il sape­re), dan­do così un nome a colo­ro che, mos­si da un desi­de­rio arden­te, cer­ca­va­no di com­pren­de­re pri­ma il mon­do e poi l’uomo. Per for­gia­re que­sto ter­mi­ne, Pla­to­ne par­te da phi­lo­po­nia (l’amore per la fati­ca), un con­cet­to che ave­va impa­ra­to e mes­so in pra­ti­ca gra­zie al suo mae­stro di lotta.

L’Accademia di Pla­to­ne era que­sto: un luo­go in cui chiun­que lo voles­se pote­va miglio­ra­re se stes­so. Nell’anima e nel cor­po. L’amore per il sape­re era mos­so (e for­se lo dovreb­be esse­re anco­ra) dal desi­de­rio di esse­re sem­pre miglio­ri. In poche paro­le, era una que­stio­ne di asce­si, come spie­ga Simo­ne Regaz­zo­ni in La pale­stra di Pla­to­ne. Filo­so­fia come alle­na­men­to (Pon­te alle Gra­zie): “La filo­so­fia come aske­sis, cura e alle­na­men­to inte­gra­le di sé, come tra­sfor­ma­zio­ne del­la vita (…). Aske­sis (da cui deri­ve­rà il ter­mi­ne ‘asce­si’) signi­fi­ca, in gre­co anti­co, ‘alle­na­men­to’, in par­ti­co­la­re fisi­co, ‘eser­ci­zio gin­ni­co’ e anche, con rife­ri­men­to a una for­ma di vita, ‘vita dei lottatori'”.

I filo­so­fi non sono per­so­ne che se ne stan­no sedu­te a ragio­na­re dei mas­si­mi siste­mi, ma colo­ro che sono dispo­sti a sacri­fi­ca­re se stes­si per sco­prir­si. A pro­va­re fati­ca, sof­fe­ren­za e dolo­re, cer­ti che tut­to que­sto darà frut­to. Sono loro a por­si una leg­ge e a sot­to­met­ter­si ad essa per un bene più gran­de. Come scri­ve Orte­ga y Gas­set ne La ribel­lio­ne del­le mas­se: “Sono gli uomi­ni sele­zio­na­ti, i nobi­li, gli uni­ci atti­vi, e non solo reat­ti­vi, per i qua­li vive­re è una per­pe­tua ten­sio­ne, un’incessante disci­pli­na. Disci­pli­na – aske­sis. Sono gli asceti”.

Il filo­so­fo, ma potrem­mo anche dire l’uomo che vuol miglio­ra­re se stes­so, si pone davan­ti alla vita come un sol­da­to davan­ti a una bat­ta­glia o, se pre­fe­ri­te, come un pugi­le sul ring. Gli stes­si dia­lo­ghi scrit­ti da Pla­to­ne sono una for­ma di lot­ta. Ari­sto­cle (que­sto il vero nome del filo­so­fo gre­co) vuo­le scon­fig­ge­re i suoi riva­li e lo fa con la dia­let­ti­ca. I suoi Dia­lo­ghi sono pugni sfer­ra­ti. La sua vita un’eterna lot­ta. Come lui anche Mar­co Aure­lio, l’imperatore filo­so­fo, che, nei Pen­sie­ri, scri­ve: “Vive­re è un’arte che asso­mi­glia più alla lot­ta che alla dan­za, per­ché biso­gna sem­pre tener­si pron­ti e sal­di con­tro i col­pi che ci arri­va­no imprevisti”.

Come nota H. L. Reid, “il Gin­na­sio pla­to­ni­co era pen­sa­to per alle­na­re ani­me bel­le in for­ti cor­pi atle­ti­ci”. Lì, le ani­me e i cor­pi pote­va­no sfi­nir­si e ascen­de­re: “Sfi­nir-si signi­fi­ca fare espe­rien­za del­la fine come supe­ra­men­to di sé, tra­sfor­ma­zio­ne del limi­te in un pas­sag­gio ad altro da sé”, scri­ve Regaz­zo­ni. Ogni pro­va rap­pre­sen­ta­va una sfi­da, del­la men­te e del cor­po. L’asticella si alza­va ogni gior­no di più. Per­ché, for­se, è pro­prio que­sta l’essenza del­la filo­so­fia: esse­re oggi miglio­re di ieri. Un po’ come in Roc­ky: “Qui c’è ciò che con­ta:” – scri­ve Regaz­zo­ni – “sco­pri­re il limi­te, incon­tra­re la pau­ra, sen­ti­re lo sfor­zo fino a cede­re, e con­ti­nua­re a met­te­re un pie­de davan­ti all’altro. Lavo­ra­re da sé, su di sé, per ele­va­re se stes­si ed esse­re, così degni di ciò che accade”.

In Pla­to­ne, Spar­ta e Ate­ne si fon­do­no. I filo­so­fi diven­ta­no guer­rie­ri. Le loro ani­me sono tem­pli, i loro cor­pi mura altis­si­me. Sono que­sti i segre­ti dell’Accademia di Pla­to­ne. Chiu­sa agli igna­vi, aper­ta a chiun­que voglia migliorarsi”.

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Avviso di concorso


AVVISO DI SELEZIONE PER L’ASSUNZIONE DI N. 1 ANALISTA DI MERCATO A TEMPO DETERMINATO

Si ren­de noto che l’Ufficio ICE-Agen­zia di Sofia e quest’Ambasciata han­no indet­to una pro­ce­du­ra di sele­zio­ne per l’assunzione di un “Tra­de Analyst/Analista di Mer­ca­to” a tem­po deter­mi­na­to, di cui si è data noti­zia a que­sto link

Si fa pre­sen­te che il ter­mi­ne per la pre­sen­ta­zio­ne del­le doman­de sca­de alle ore 24:00 del 12/11/2020.

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Antonio Cortese: “La guerra greco-turca…”

La guerra greco-turca del “21-“22 ed il suo impatto in Grecia

a cura di Lui­gi Gugliotta

Su gen­ti­le con­ces­sio­ne del Prof. Anto­nio Cor­te­se, pub­bli­chia­mo un inte­res­san­te arti­co­lo del mede­si­mo: il tra­sfe­ri­men­to for­za­to di popo­la­zio­ne, segui­to alla guer­ra gre­co-tur­ca del 1921-22, ed il suo impat­to eco­no­mi­co – socia­le sul pae­se ellenico.
Il Prof. Anto­nio Cor­te­se ha a lun­go lavo­ra­to pres­so l’ISTAT dove ha diret­to il Repar­to Stu­di e svol­to le fun­zio­ni di Assi­sten­te del Pre­si­den­te per la ricer­ca sta­ti­sti­ca. Ha infi­ne assun­to la dire­zio­ne del Ser­vi­zio Cen­si­men­ti per esse­re poi nomi­na­to Diret­to­re Cen­tra­le. Ha lascia­to l’Istituto nel 1994. Come pro­fes­so­re a con­trat­to, ha inse­gna­to pres­so la Facol­tà di Eco­no­mia e Com­mer­cio di Urbi­no ed in segui­to pres­so la Facol­tà di Eco­no­mia di Roma Tre. È, o è sta­to, mem­bro di diver­se socie­tà scien­ti­fi­che. È auto­re di nume­ro­se pub­bli­ca­zio­ni nel­le qua­li si è per lo più occu­pa­to di temi di natu­ra demo­gra­fi­ca (evo­lu­zio­ne del­le strut­tu­re fami­lia­ri, migra­zio­ni inter­na­zio­na­li, ecc.).”

Per leg­ge­re l’articolo…
clic­ca­re… Guer­ra-gre­co­tur­ca (1)

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news… Ambasciata It.

Nuova ordinanza del Ministro della Salute, pagina Facebook dell’Ambasciata, nuovi colleghi

Gen­ti­li Con­so­li Ono­ra­ri, Enti, Asso­cia­zio­ni, Ami­che e Amici,

è con gran­de pia­ce­re che vi segna­lia­mo qual­che novi­tà: 1) nuo­va ordi­nan­za del Mini­stro del­la Salu­te rela­ti­va a chi fa rien­tro in Ita­lia pro­ve­nen­do dal­la Gre­cia; 2) crea­zio­ne del­la pagi­na Face­book dell’Ambasciata; 3) nuo­vi col­le­ghi in Can­cel­le­ria Consolare.

1) A segui­to dell’ultima Ordi­nan­za del Mini­stro del­la Salu­te, da oggi 8 otto­bre non è più richie­sto il test mole­co­la­re o anti­ge­ni­co per chi deve fare ingres­so in Ita­lia pro­ve­nen­do dal­la Gre­cia. Tro­va­te mag­gio­ri noti­zie su que­sta pagi­na del sito dell’Ambasciata, che abbia­mo rilan­cia­to anche tra­mi­te que­sto tweet e que­sto post su Face­book. Vi sarem­mo gra­ti se pote­ste dare ampia dif­fu­sio­ne tra­mi­te i vostri cana­li anche a que­sta notizia.

2) A que­sto link tro­va­te la pagi­na Face­book dell’Ambasciata, che vi invi­tia­mo calo­ro­sa­men­te a segui­re. Vi sarem­mo gra­ti se pote­ste dare ampia dif­fu­sio­ne alla pagi­na tra­mi­te i vostri con­sue­ti canali.

3) Abbia­mo infi­ne il pia­ce­re di dare il ben­ve­nu­to ai seguen­ti nuo­vi col­le­ghi in Can­cel­le­ria Consolare

Ø Il Dott. Ser­gio Bian­chi mi coa­diu­ve­rà nel­la gestio­ne ordi­na­ria del­la Can­cel­le­ria Consolare;
Ø La Dott.ssa Ele­na Pasquini;
Ø La Dott.ssa Pao­la Cared­du, in asse­gna­zio­ne bre­ve fino a dicembre.

Vi pre­go di inse­rir­li sin d’ora in tut­te le comu­ni­ca­zio­ni d’interesse e, in par­ti­co­la­re per la Rete Ono­ra­ria, di inse­ri­re il Dott. Bian­chi nel­le mail che indi­riz­za­te anche a me.

Gra­zie mol­te e un caro saluto,
Alessandro


Ales­san­dro Tutino
Capo del­la Can­cel­le­ria Consolare
Pri­mo Segretario

Amba­scia­ta d’Italia
Odos Seke­ri, 2 – Atene
Tel. +30 210 3617260
Email : alessandro.tutino@esteri.it
https://ambatene.esteri.it

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8 agosto 1956: 64esimo anniversario

64esimo anni­ver­sa­rio del­la tra­ge­dia mine­ria di Mar­ci­nel­le / Mes­sag­gio dell’On. Ministro

Gen­ti­li Enti, Asso­cia­zio­ni, Con­so­li Onorari,

Come ogni anno, l’8 ago­sto vie­ne ricor­da­ta la “Gior­na­ta del Sacri­fi­cio del Lavo­ro ita­lia­no nel Mon­do”, isti­tui­ta per valo­riz­za­re e rico­no­sce­re il lavo­ro e il sacri­fi­cio dei tan­ti con­na­zio­na­li emi­gra­ti all’estero.

Su indi­ca­zio­ne del Mini­ste­ro degli Este­ri – e con sen­ti­men­ti di viva par­te­ci­pa­zio­ne per l’alto signi­fi­ca­to di que­sta impor­tan­te ricor­ren­za – ho il pia­ce­re di segna­lar­vi il mes­sag­gio ai con­na­zio­na­li indi­riz­za­to dall’On. Mini­stro in quest’occasione, a cui vi pre­ghe­rei di dare la più ampia dif­fu­sio­ne: https://ambatene.esteri.it/ambasciata_atene/it/archivio-news/commemorazione-del-64-anniversario.html

Cor­dial­men­te,


Ales­san­dro Tutino
Capo del­la Can­cel­le­ria Consolare
Pri­mo Segretario

Amba­scia­ta d’Italia
Odos Seke­ri, 2 – Atene
Tel. +30 210 3617260
Email : alessandro.tutino@esteri.it
https://ambatene.esteri.it

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Anno accademico 2020/2021

Istru­zio­ni per la richie­sta di Dichia­ra­zio­ne di Valo­re – Anno acca­de­mi­co 2020 / 2021

Si infor­ma che sono sta­te pub­bli­ca­te sul sito di que­sta Amba­scia­ta le istru­zio­ni rela­ti­ve alla docu­men­ta­zio­ne da pre­sen­ta­re per il rila­scio del­le dichia­ra­zio­ni di valo­re sui tito­li di stu­dio rila­scia­ti dal­le Auto­ri­tà greche. 


Can­cel­le­ria Consolare
Amba­scia­ta d’Italia ad Atene
Patriar­chou Ioa­keim 38 – 106 75 Kolonaki
Tel.: 210 9538180 – 190
sito web: www.ambatene.esteri.it

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REFERENDUM COSTITUZIONALE

REFERENDUM COSTITUZIONALE 2020. OPZIONE PER VOTO IN ITALIA – SCADENZA

Gen­ti­le connazionale,
in vista del Refe­ren­dum Costi­tu­zio­na­le, fis­sa­to al 20-21 set­tem­bre 2020, si segna­la il comu­ni­ca­to – dispo­ni­bi­le sul sito dell’Ambasciata d’Italia ad Ate­ne (clic­can­do qui).

Cor­dial­men­te,

Amba­scia­ta d’Italia ad Atene
Odos Seke­ri, 2 – Atene
https://ambatene.esteri.it

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Rai italia… per i connazionali all’estero

Amba­scia­ta d’Italia in Atene
Rai ita­lia. Novi­tà del cana­le per i con­na­zio­na­li all’estero

Si segna­la che “L’Italia con voi”, il pro­gram­ma con­te­ni­to­re quo­ti­dia­no di Rai Ita­lia (il cana­le Rai per gli ita­lia­ni nel mon­do) tra­smes­so fino­ra solo su RAI Ita­lia all’estero, è da pochi gior­ni anche su Rai Uno, con una pun­ta­ta ori­gi­na­le che andrà in onda ogni saba­to mat­ti­na alle 10.20 ora italiana.

Ciò ne con­sen­ti­rà la visio­ne anche nei pae­si Euro­pei e quin­di in Gre­cia, come noto non coper­ti dal segna­le di Rai Ita­lia. “L’Italia con voi” è la tra­smis­sio­ne più popo­la­re tra il pub­bli­co degli Ita­lia­ni all’estero nei Pae­si extraeuropei.

Vi sarei gra­to se pote­ste valo­riz­za­re quan­to sopra pres­so la collettività.

Cor­dial­men­te,

Ales­san­dro Tutino
Pri­mo Segretario

Amba­scia­ta d’Italia ad Atene
Odos Seke­ri, 2 – Atene
https://ambatene.esteri.it

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