This year’s nativity scene
“The message of the manger”.
…il significativo e spettacolare presepe, realizzato da Padre Georgio Dagas, che per anni abbiamo apprezzato ed ammirato nella Chiesa Cattolica di S. Andrea a Patrasso… ora continua la tradizione ad Atene, nella Cattedrale Cattolica di S.Dionisio, dove padre Georgio ha assunto il suo nuovo incarico.
Cogliamo l’occasione per augurare Buone Feste e “buon lavoro” a Padre Georgio, ricordandolo sempre con affetto e stima per la Sua disponibilità, la Sua attiva e costante collaborazione, durante il suo apostolato a Patrasso.
UCRAINA: Teatri senza frontiere
DIALOGHI DAL FRONTE UCRAINO
Maurizio Stammati : “Quando venerdì 15 settembre abbiamo salutato l’Ape Teatro, avevo solo in parte colto il loro bisogno di andare. La paura era troppa, poi sono arrivate le immagini del loro Teatri Senza Frontiere , con tutta la forza e la prepotenza che il condividere e regalare sorrisi può dare. Ed ho compreso che certe cose devono essere così, che quando hai uno strumento per fare del bene, non importa quanto grande sia il male e forti le bombe, il tuo messaggio troverà il modo di farsi ascoltare.”
Il Maestro Maurizio Stammati, insieme ad artisti di “Teatri Senza Frontiere” ed “Utopia Teatro Ragazzi” é in Ucraina. Maurizio non é nuovo a questo tipo di esperienze all’estero, sempre in soccorso di chi, in quel momento, ha bisogno di un sorriso, di un conforto; di chi necessita di sentire che non é stato dimenticato, che al di là della miseria, dell’indigenza, delle catastrofi naturali, o della guerra c’é ancora un mondo di bellezza e solidarieta’ in cui sperare. E allora, l’Africa piu’ povera, le favelas brasiliane, il Kossovo, la Bosnia …l’Ucraina: Maurizio Stammati si fa trovare al suo appuntamento, col suo carico di umanità e simpatia.
Non ci sono motivazioni economiche, dietro queste scelte coraggiose, ma c’é la volontà di Maurizio di vivere con coerenza la sua esistenza, coerenza col suo credo, coerenza col suo lavoro di attore, regista, guitto di strada. Un modo di interpretare la sua arte, non come una professione fine a sé stessa (cosa che la sua bravura gli permetterebbe di fare), ma come una energia positiva da regalare al suo pubblico, lontano dai riflettori dei grandi palchi ma in mezzo alla gente, la gente della sua Formia e circondario, la gente delle città che gira con i suoi collaboratori; guitto eccelso dell’Antico Teatro dell’Arte Italiano nelle strade e nelle piazze di mezzo mondo; artista, regista e attore di spessore sul palcoscenico.
Ma ascoltiamo Maurizio Stammati in questi brevi messaggi di comunicazione con lui dall’Ucraina:
19.9.23 : Il sottoscritto: “Maurizio, buongiorno, sei in Ucraina? Come stai?
Maurizio:” Questa notte attacco a Leopoli dove siamo. Ma tutto bene.”
21.9.23 : Il sottoscritto “Maurizio buongiorno, come va li’ in Ucraina?”
Maurizio: “Bene, esperienza molto densa e importante. Domenica inizia il programma tosto, partiamo per il fronte quasi, nei campi profughi attaccati alle linee del fronte, Kerson, Odessa, Kiev..”
Il sottoscritto: “Esperienza molto coraggiosa, non é da tutti. Mauri, sinceranente, ciai pensate buone? Noi siamo, e penso tutti,….preoccupati per voi.”
Maurizio: “Tranquilli non vogliamo fare gli eroi, facciamo quello che si può fare….ma quando vedi quei bambini e quelle famiglie ridere per un’ ora e piangere quando vai via, capisci che essere li è importante.”
25.9.23 Il sottoscritto: “Uaglio’ tutto a posto?”
Maurizio: “Nottata complicata ma tutto bene ,ora ci siamo spostati in una zona più tranquilla. Anche oggi durante lo spettacolo si sono sentite un po’ di granate”.
26.9.23 Il sottoscritto: “Maestro ci sei? Come procede sul fronte ucraino?”
Maurizio: “Siamo nel rifugio sotto la scuola, hanno suonato le sirene e per obbligo si deve scendere nei sotterranei”
27.9.23 Maurizio: “…Karkiv..”
Il sottoscritto:” Nel cuore del problema. Oggi Putin ha annunciato la produzione di nuove armi nucleari più potenti, dopo l’arrivo del segretario di stato americano di ieri a Kiev. Stanno arrivando in Ucraina i primi carrarmati americani. La guerra si intensifica.”
29.9.23 Maurizio: “Quando sono nato la guerra era finita da sedici anni, mia madre aveva trent’anni. Quando era scoppiata, lei aveva 9 anni ed era una bambina bellissima, bionda con gli occhi grandi color delle nocciole. Quando rideva faceva allargare il cuore e le piaceva tantissimo andare nella villa comunale a giocare con le sorelle e con le amiche Il suo paese, Formia, era meravigliosamente adagiato sul mare, ed aveva le spiagge bionde come i suoi capelli. Dovettero scappare tutti quando cominciarono a cadere le prime bombe, rifugiarsi sulle montagne, e quando tutto fini’, tornarono dopo aver mangiato per tanti mesi, bucce di patate e gli avanzi lasciati dai soldati, dopo essere scampate allo stupro delle truppe marocchine. Pensava di trovare tutto come prima, ma era rimasto un cumulo di macerie e le spiagge piene di mine.
Quando sono nato mia madre aveva trent’anni, non rideva sempre e nei suoi occhi ho imparato a leggere i solchi lasciati dalla guerra
Sarà per questo che sono qui in Ucraina, per ritrovare quel sorriso e cercare di farlo durare, di dire alle bambine ed ai bambini che finirà e che troveranno in quel sorriso la forza di cambiare il mondo.
Maurizio Stammati
Associazione culturale greco-italiana “Il Faro” : GRAZIE MAURIZIO!!! GRAZIE A TE E A TUTTE LE PERSONE CHE INSIEME A TE STANNO PORTANDO A QUELLE BAMBINE E QUEI BAMBINI UN ATTIMO DI CONFORTO E DISTRAZIONE DAGLI ORRORI DELLA GUERRA